Lo striscione di benvenuto dei laziali al “camerata Pepe” e un’osservazione visto che la maggioranza delle curve esprime cultura fascista e razzista
Che tristezza l’accoglienza laziale a un grande calciatore “napoletano”: «Saluti romana, camerata». A me, l’idea che Pepe Reina sia un fascista dispiace. Lo sapevamo da tempo, del resto Pepe non si è mai tirato indietro a commentare pubblicamente la vita politica spagnola. Anche il neoacquisto Andrea Petagna sembra che abbia simpatie leghiste. Peggio per lui. L’importante che faccia il giocatore e basta.
Potremmo cavarcela così. Certo noi siamo abituati alle esternazioni politiche del più grande di tutti i tempi, Diego Maradona, contro l’imperialismo nordamericano, contro tutti i Nord a favore di tutti i sud del mondo. E sono le esternazione che piacciono.
Però dovremmo essere onesti e riconoscere il diritto di esternazione anche a chi professa idee contrarie alle nostre?
Onestamente non sono così pluralista e democratico. Già abbiamo delle curve razziste e fasciste che hanno preso il sopravvento in quasi tutti gli stadi. Non riusciremmo a sopportare anche una proiezione politica di rappresentanza di queste curve tra i giocatori.
Viene da chiedere di accettare una proposta di moratoria. Fin quando le curve esprimeranno comportamenti e culture razziste e fasciste, i giocatori “camerati” devono essere muti. È troppo?