Il portiere del Castel di Sangro a Calciomercato.com: “E’ stato un onore parlare con lui. Milik è un grandissimo giocatore ma sono contento di quello che è successo. Lui è uscito tra i fischi e io con una standing ovation”
Calciomercato.com ha intervistato il portiere del Castel di Sangro, Gabriel Romito. Dopo la partita contro il Napoli, quando ha parato un rigore a Younes e un gol quasi fatto a Milik, è diventato un eroe.
“Qui il calcio si vive in un modo non professionistico. Noi giochiamo per passione, per portare avanti un progetto e non abbandonare il sogno del calcio. Tutti ci chiedono come mai non proviamo a fare calciomercato prendendo qualcuno di forte. Ma siamo amici, viviamo questa passione tra noi dando tutto per provare a fare dei numeri in campionato. Questo è lo spirito di Castel di Sangro e sarà sempre così”.
Romito ha raccontato che il portiere del Napoli, Meret, si è complimentato con lui.
“Ho stretto la mano a tutti, sono stati molto gentili. È stato un onore parlare con Meret, che mi ha dato anche la maglietta. Stringergli la mano, vedere lui che viene verso di me e mi dice ‘Sei grande, sei un gran portiere’ e avere la sua maglia è stato un onore. C’è stato anche un battibecco con Younes sul rigore, ma alla fine ci siamo stretti la mano ed è stato molto bello”.
Su Milik:
“Spero non dipenda da me la fine dell’esperienza a Napoli di Milik, altrimenti mi dovrò mettere tutta Napoli contro. Al di fuori di Arkadiusz, che è un grandissimo giocatore, sono contento di quello che è successo. Lui è uscito tra i fischi, ma io tra una standing ovation“.
Sul rigore parato:
“È stata un’emozione. I rigori sono sempre una lotta per i portieri che li parano per fortuna, provano a giocarsela, ma alla fine lo specialista è sempre quello che tira. Quando c’è stato il rigore ho pensato ‘Devo far vedere quello che sono, provo almeno a dimostrarlo’. Poi si è realizzato, l’ho intuito ed è successo quello che doveva succedere”.