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Serie A, solo il 39,5% di calciatori sono italiani. La Campania contribuisce con 22 giocatori

Sulla Gazzetta dello Sport lo studio di Retexo Intelligence. Il campionato appena finito è stato prevalentemente lombardo (44 giocatori). Il miglior vivaio è quello dell’Atalanta 

Serie A, solo il 39,5% di calciatori sono italiani. La Campania contribuisce con 22 giocatori

Sulla Gazzetta lo studio di “Retexo Intelligence” sulla percentuale di calciatori italiani in Serie A. Sono solo il 39,5%. Rispetto agli altri principali campionati europei, peggio dell’Italia c’è solo la Premier, che piazza in campionato solo il 37% dei suoi calciatori. Per il resto, in Liga la percentuale sale al 60,2%, in Ligue 1 al 53% e in Bundesliga al 43,7%.

Lo studio fornisce anche altre informazioni utili, tracciando un profilo del calciatore medio visto nell’ultima stagione di Serie A.

Il campionato 2019-20 è stato un campionato lombardo con il 20,3% di elementi provenienti proprio da quella regione (44 unità). Un dominio se si paragona alle altre regioni: il Lazio ne conta 28 (12,9%), la Toscana 24 (11,1%), la Campania 22 (10,1%). Domina la Lombardia, ma se si amplia la panoramica si nota come nelle prime 10 regioni di provenienza dei giocatori c’è un certo equilibrio geografico. Sei regioni del Nord, due del Centro (Lazio e Toscana), due del Sud e isole (Campania e Sardegna)”.

Mancano due regioni: Valle d’Aosta e Molise.

Per quanto riguarda i vivai di provenienza dei giocatori italiani, “Retexo” indica quello dell’Atalanta come il maggior fornitore di giocatori: 17 (7,8%). Seguono Milan (14 giocatori, 6,4%) e Roma (11 calciatori, 5,5%). Resiste la tradizione del Brescia (7, il 3,2% così come il Cagliari, la Lazio e il Torino) e l’Empoli (5 elementi, il 2,3%).

 

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