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Boccia: «Bonaccini Non riapre gli stadi, propone che entrino solo mille persone»

Al CorSera: «Gravina conosce molto bene la volontà del governo di garantire prima l’apertura delle scuole. Ogni interruttore va riacceso con cautela. Aspettiamo le valutazioni tecniche, poi troveremo soluzioni condivise».

Boccia: «Bonaccini Non riapre gli stadi, propone che entrino solo mille persone»

Il Corriere della Sera intervista il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia. Non sembra preoccupato per l’aumento dei contagi, che, dice, era prevedibile una volta che la vita è tornata a pieno regime. Riconosce però che l’autunno sarà duro.

«Sappiamo di andare incontro a un autunno duro. Il lavoro congiunto con le Regioni ci ha fatto rafforzare le reti sanitarie, raddoppiando i posti in terapia intensiva e in alcuni casi triplicandoli nelle sub intensive».

Se tutti rispetteranno le regole, il sistema reggerà.

Nel parlare delle frequenti “smarcature” da parte dei presidenti di Regione, Bocca tocca anche l’argomento stadi. Il governatore Bonaccini, gli viene fatto notare, ha riaperto gli stadi nonostante la cautela del governo. Lui risponde:

«Non riapre gli stadi, propone che entrino solo mille persone, le stesse autorizzate nelle piazze per le manifestazioni pubbliche. Il presidente della Figc, Gravina, conosce molto bene la volontà del governo di garantire prima l’apertura delle scuole. Ogni interruttore va riacceso con cautela e immagino che il ministro Spadafora lo abbia ribadito più volte. Aspettiamo le valutazioni tecniche e poi anche su questo troveremo soluzioni condivise».

Il ministro esclude che possa esserci un nuovo lockdown.

«Un lockdown nazionale è da escludere, mentre interventi mirati sui territori sono sempre possibili, in base alla situazione epidemiologica. Ma al momento non vedo situazioni a rischio».

 

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