Il Corsera scrive che l’avvocatessa Turco promise al direttore dell’Università di far sostenere l’esame a tutti i giocatori stranieri che ne avessero bisogno.

Ci sono tre telefonate tra l’avvocatessa della Juventus e l’Università degli stranieri di Perugia.
Tra le telefonate intercettate dalla Guardia di Finanza nel caso dell’esame truffa sostenuto da Suarez, ne spuntano tre che chiamano in causa l’avvocatessa Maria Turco che lavora nello studio di Luigi Chiappero, da sempre legale della Juventus. Al telefono con il direttore generale dell’Università, Simone Olivieri, promette di far sostenere l’esame di italiano presso l’Ateneo a tutti i giocatori stranieri che abbiano bisogno della certificazione per ottenere la cittadinanza. Lo scrive il Corriere della sera in un pezzo molto informato a firma Fiorenza Sarzanini.
Il quotidiano scrive che è un amico di Olivieri che, a inizio di settembre, lo mette in contatto con l’avvocatessa Turco. Da quel momento,
“cominciano così una serie di telefonate per accordarsi sulle modalità di svolgimento dell’esame”.
A quel punto inizia una trattativa.
“L’avvocatessa spiega a Olivieri l’intenzione di «dirottare» sull’università di Perugia tutti gli altri giocatori extracomunitari che avranno in futuro bisogno di sostenere l’esame di italiano per poter essere tesserati. E così ottiene da Olivieri la certezza che si farà tutto il necessario per risolvere ogni problema legato a Suarez. Quanto basta ai magistrati per ipotizzare il reato di corruzione e delegare ulteriori verifiche”.