Sul sito ufficiale della Roma una lunga intervista alla nuova proprietà: “Vogliamo vincere. Ma abbiamo bisogno di pazienza: i campioni non vengono costruiti dall’oggi al domani”
Sul sito ufficiale della Roma la prima vera intervista di Dan Friedkin (e del figlio Ryan) da quando è diventato proprietario del club giallorosso. Ve ne proponiamo alcuni stralci. Parlando dell’acquisto, Dan dice:
“È stato un momento meraviglioso, di cui siamo onorati: eravamo entusiasti di entrare a far parte della famiglia dell’AS Roma. Lo abbiamo vissuto anche come un momento di grande serietà, perché abbiamo una responsabilità enorme. Un momento sul quale non potevamo indugiare troppo, perché c’è tanto lavoro da fare”.
È corretto dire che per voi non si tratta solo di un altro business?
“Assolutamente. Sebbene gestiremo il Club con la professionalità, il rigore e la dedizione di qualsiasi nostra attività, questa è prima di tutto una passione: una passione per la città, per la squadra, per la gente che le circonda e per il calcio“.
Friedkin racconta che ad aver catturato soprattutto l’immaginazione della nuova proprietà sono stati i tifosi.
“I tifosi. La passione dei tifosi locali, della Curva Sud e dei sostenitori in tutto il mondo. E la città è uno dei miei posti preferiti al mondo”.
Sulle potenzialità di crescita del calcio italiano:
“Il calcio italiano ha un’eredità incredibile. Non vediamo l’ora di lavorare assieme agli altri club e alla Lega per ampliare la visibilità di cui la Serie A gode in tutto il mondo. C’è del lavoro da fare per raggiungere la Premier League in termini di immagine internazionale e di ricavi, ma non c’è assolutamente alcun motivo per cui non dovremmo essere tra i migliori, se non il migliore, campionato del mondo. Una parte importante di questo processo, ovviamente, sono le infrastrutture e noi siamo pienamente impegnati a lavorare con la città per costruire un bellissimo nuovo stadio il prima possibile”.
Sulle modalità di gestione del club:
“Crediamo molto nella stabilità e nella cultura aziendale. Questo è cruciale nelle nostre attività esistenti ed è di fondamentale importanza nel calcio. Siamo abituati a identificare e, cosa più importante, supportare un management forte. Preferiamo far sentire la nostra presenza piuttosto che parlare e per questo motivo abbiamo incaricato la nostra dirigenza, in particolare Guido Fienga, di gestire la maggior parte delle comunicazioni per conto del Club. Crediamo che una cultura vincente debba partire dall’alto e intendiamo dare l’esempio”.
Friedkin parla anche ai tifosi, che hanno l’ambizione di vincere.
“Lo diciamo senza mezzi termini: condividiamo questa ambizione con i tifosi e vogliamo vincere. Ma abbiamo bisogno di pazienza: i campioni non vengono costruiti dall’oggi al domani. Promettiamo di lavorare duro, in modo intelligente e strategico e di impegnarci al cento per cento con l’AS Roma. Abbiamo intenzione di ascoltare molto, cosa che abbiamo già fatto, e quello che abbiamo sentito finora è che i tifosi vogliono tre cose: una squadra di cui essere orgogliosi, un club che apprezzi, comprenda e condivida la loro passione e una proprietà che sia allo stesso tempo presente e onesta”.