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«Gli allenatori sono tutti bravi a vendersi. Ma, come i meloni, devi aprirli per capire se sono buoni»

Il presidente del Sion al CorSport: «Ho scelto Grosso perché ha saputo inventarsi terzino. Uno così di sicuro è un allenatore bravissimo»

«Gli allenatori sono tutti bravi a vendersi. Ma, come i meloni, devi aprirli per capire se sono buoni»

Il Corriere dello Sport ospita una lunga intervista al presidente del Sion, Christian Constantin. Gli viene chiesto se si è pentito di aver licenziato i giocatori che non hanno accettato il taglio dell’ingaggio. Risponde:

«Non c’era scelta. Se non l’avessi fatto avrei mandato in difficoltà il club. La perdita dei diritti televisivi è stata un’autentica batosta. Quei pochi avrebbero influito negativamente sugli altri. E’ bastato rinunciare a otto-nove persone per mantenere la squadra compatta, intorno a una filosofia accettata da tutti».

Constantin è considerato un eccentrico. Quando glielo fanno notare, dichiara:

«I presidenti sono uno stereotipo. Molti sono anche stipendiati. Io guido il club di una città di 30.000 abitanti che sta dietro la Val d’Aosta. E sono uno di quelli che ancora i soldi li tirano fuori. Se mi comportassi come tutti gli altri scomparirei».

In 17 anni ha cambiato più di 40 allenatori. Spiega perché.

«E’ perché sono un appassionato. Gli allenatori sono tutti bravi a vendersi. Ma somigliano ai meloni, devi aprirli per capire se sono buoni. Arrivano, ti dicono che con tre o quattro giocatori saranno a posto, a metà stagione tornano e raccontano che con quella rosa non possono mantenere le promesse. Qualcuno si dimette, addirittura. A un certo punto ho deciso di allenare io stesso e ho messo insieme due sconfitte, due pari e sedici vittorie».

Quest’anno il tecnico del Sion sarà Fabio Grosso. Il presidente spiega perché lo ha scelto.

«Ho sempre amato il vostro calcio, un affascinante mélange di scuole. Ne ho avuti tanti di allenatori italiani, a cominciare da Albertino Bigon. Grosso mi ha colpito sin da quando era calciatore: un numero dieci che capisce di doversi riposizionare terzino se vuole avere un futuro e poi infila quel gol contro la Germania. Sono disposto a scommettere sul futuro di uno così».

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