“Non può essere stato nessun altro. Che il 17 settembre Suarez non interessasse più alla Juve è – da questo punto di vista – quasi irrilevante”

“O Suarez, o la Juve. O tutti e due. A corrompere i professori dell’Università per stranieri di Perugia, compreso il magnifico rettore Giuliana Grego Bolli, non può essere stato nessun altro“.
Lo scrive Il Giornale a proposito dell’indagine per corruzione nel caso esame falso di Suarez, aggiungendo che questo
“è il primo punto fermo nelle indagini che la Procura di Raffaele Cantone sta conducendo sulla genesi del grottesco esame di italiano sostenuto dal centravanti uruguaiano per ottenere la certificazione B1”.
Ad essere indagati per corruzione sono il rettore dell’Ateneo di Perugia, Grego, e il direttore generale, Simone Olivieri.
“Per la Procura sono loro ad avere percepito (o almeno averne ricevuto la promessa) «denaro o altra utilità» per addomesticare l’esame di Suarez, come documentato senza margini di dubbio dalle intercettazioni della Guardia di finanza. E se i vertici dell’ateneo hanno ricevuto promesse o vantaggi, a fornirle può essere stato solo chi aveva interesse all’esito dell’esame: il giocatore o il club. Che il 17 settembre ormai Suarez non interessasse più alla Juve è – da questo punto di vista – quasi irrilevante, perché la promessa può essere stata effettuata nei giorni precedenti, quando ai campioni d’Italia il centrattacco interessava. Eccome”.
Il Giornale scrive anche che ieri Cantone si è arrabbiato molto quando sui giornali è comparsa la notizia che l’indagine riguarda anche l’ipotesi di corruzione.
“Ieri, quando la notizia dell’indagine per corruzione finisce sui giornali, Cantone la prende male, perché avrebbe preferito lavorare con calma sulla traccia della tangente approdata a Perugia. Ma ormai il danno è fatto”.