Un appello al buon senso da parte di Gigi Garanzini. «Boskov avrebbe detto: rigore è quando mano va a toccare palla, non quando palla va a toccare mano».

In Europa quei rigori ridicoli non si fischiano.
A una settimana dall’inizio del campionato, Gigi Garanzini – su La Stampa – si appella agli arbitri affinché ci dispensino da quei rigori ridicoli con cui hanno afflitto nella fase post lockdown.
Scrive che
a proposito dei famigerati falli di mano, di spalla, di braccio, nella prima parte dell’estate abbiamo visto, nel nostro campionato, direzioni di gara ai confini del ridicolo, e non di rado oltre. Da parte sia dell’arbitro con fischietto che di quello con comodo di telecamere e replay. Nella seconda invece, Coppe europee, abbiamo rivisto arbitrare con il buonsenso di un tempo.
Rielabora Boskov a proposito dei rigori:
avrebbe forse detto il grande zio Vujadin, quando mano va a toccare palla: non quando palla va a toccare mano. Sembra la stessa cosa: e invece c’è tutta la differenza del mondo.
E giustamente ricorda che gli arbitri di casa nostra ci avevano raccontato che era una direttiva europea, o addirittura mondiale. E invece no come abbiamo visto nelle coppe europee.
È innanzitutto l’invito a smettere di giocarsela da più realisti del re.