ilNapolista

Marianna Vitale: «Nella nostra cultura ancora non si concepisce che una donna lavori di sera»

La chef del ristorante Sud di Quarto, premiata ieri come «Chef donna 2020 by Veuve Clicquot», al CorSera: «È grazie alla stella e oggi a questo premio che non sono più invisibile. Per questo iniziative del genere servono»

Marianna Vitale: «Nella nostra cultura ancora non si concepisce che una donna lavori di sera»

La chef del ristorante Sud, di Quarto, è stata nominata ieri «Chef donna 2020 by Veuve Clicquot». Gli ispettori della Michelin le hanno attribuito il riconoscimento per

«la tenacia con cui ha costruito un progetto di ristorazione di qualità al di fuori dei circuiti turistici della sua regione».

E ancora per il suo «spirito di avventura, rigore e leadership», per aver saputo «leggere il territorio» ma anche «inventare».

Oggi il Corriere della Sera la intervista.

«Riuscire a fare alta gastronomia è sempre difficile, ma in questi luoghi sicuramente lo è di più».

E continua:

«Questo luogo potrebbe essere turistico, invece è solo abbandonato. C’è poco flusso, ci sono pochi investitori, c’è il degrado. Non che a Napoli sia più facile: lì ci sarebbe il problema dei parcheggiatori abusivi. Sembra una banalità, è una piaga. Purtroppo questo, per certi versi, è il Sud. Ma non me ne andrei mai: magari mi sposterei in campagna, anzi io e Pino Esposito, il mio socio, ci stiamo pensando. Ma non me ne andrei da casa mia».

La Vitale commenta il premio. Le viene chiesto se non trovi che sia sminuente dover ancora dedicare
alle donne un premio speciale?

«La risposta sincera è che sì, lo è, ma non se ne può fare a meno. Fino a che la cultura in cui viviamo fa sì che molte delle mie giovani dipendenti si dimettano perché il fidanzato, o peggio la famiglia, non concepiscono che una donna lavori la sera, di premi così ne servono eccome. Io stessa qualche anno fa facevo fatica a essere riconosciuta come un’interlocutrice. Per fortuna avevo un socio uomo, ma ci rendiamo conto? È grazie alla stella, e oggi a questo premio ancor di più, che non sono più invisibile. Per questo iniziative del genere servono. A noi e alle giovani che si affacciano a questo mestiere».

E alle giovani la chef rivolge un messaggio:

«Cambiate il vostro modo di pensare. Non partite con l’idea di essere emarginate in quanto donne. Liberatevi da questo giogo mentale: senza negatività vi sentirete più libere e consapevoli».

 

ilnapolista © riproduzione riservata