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Miozzo (Cts): «Pensare di riempire gli spalti sarebbe una follia»

Al Corsera: «A chi preme per riaprire gli stadi vorrei ricordare le conseguenze drammatiche che ha avuto Atalanta-Valencia»

Miozzo (Cts): «Pensare di riempire gli spalti sarebbe una follia»
Il governo ha autorizzato l’accesso di mille tifosi agli stadi e si prepara ad ampliare il provvedimento con il prossimi Dpcm, ma non tutti sono d’accordo con questa linea, come Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, che al Corriere della Sera spiega

«A chi preme per riaprire gli stadi vorrei ricordare le conseguenze drammatiche che ha avuto Atalanta-Valencia del 19 febbraio scorso. In questo momento abbiamo altre priorità, pensare di riempire gli spalti sarebbe una follia»

Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha espresso il suo parere contrario per diversi motivi: la vicinanza tra le persone, i momenti in cui si esulta e si protesta; poi gli ingressi e il deflusso

«Lui conosce perfettamente la situazione, ha ben chiari i rischi. L’Italia è il Paese che ha saputo gestire meglio di tutti l’emergenza, è visto come l’esempio da seguire. Vanificare gli sforzi fatti finora sarebbe da incoscienti. Ricordiamoci che cosa è successo quest’estate con la riapertura delle discoteche. Le Regioni sono andate in ordine sparso e alla fine il governo è stato costretto a chiudere tutto»

Ma c’è da tener presente anche il risvolto economico che presenta la chiusura degli stadi

«Lo so bene, infatti il mio è un discorso da tecnico della Salute e di Protezione civile, poi deve essere la politica a decidere. Io posso dire che l’indicazione di non far svolgere gli eventi sportivi ha avuto, per noi, lo stesso effetto del divieto per i funerali perché si privano i cittadini di momenti importanti per la nostra vita, celebrare momenti di gioia o di dolore. Ora però dobbiamo occuparci di altri aspetti fondamentali per la comunità e la priorità assoluta, quantomeno per noi tecnici, è la scuola»

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