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Nela: “Combatto da otto anni con la malattia, mi opererò per la quarta volta”

L’ex Roma e Napoli a Rai Radio 2: “Bisogna parlare di prevenzione, è la nostra unica vera arma. Napoli è stata un’esperienza meravigliosa”

Nela: “Combatto da otto anni con la malattia, mi opererò per la quarta volta”

La battaglia di Sebino Nela, contro il tumore al colon, continua. L’ex giocatore, tra le altre, di Roma e Napoli ha raccontato della sua lotta con la malattia nella trasmissione I Lunatici, in onda su Rai Radio 2.

Vado avanti da otto anni, tra dieci giorni avrò la quarta operazione chirurgica perché bisogna fare un po’ di pulizia. Bisogna parlare di prevenzione, in questi anni ho approfondito l’argomento e partecipo a iniziative che riguardano questo cancro, che purtroppo ogni anno fa numeri terribili. Non ci sono altre strade, se non la prevenzione: è la nostra unica vera arma.

Noi uomini abbiamo più paura rispetto alle donne di andare dal medico, mentre oggi basta un prelievo per capire molte cose. Non auguro a nessuno di fare tre anni di chemio, ci sono momenti in cui pensi di non uscirne.

Nela ha parlato anche di Nicolò Zaniolo, che ha riportato un nuovo infortunio al legamento crociato.

Oggi un infortunio al ginocchio è diverso rispetto agli anni Ottanta. A me aprirono il ginocchio da parte a parte, mi misero 50 punti, rimasi fermo un anno e dovetti anche mettere il gesso. Zaniolo non deve avere paura: ha tutto per stare bene e recuperare velocemente, anche se infortunarsi due volte alle ginocchia, alla sua età, è pesante.

Tra il 1992 e il 1994, ha vestito la maglia del Napoli.

È stata un’esperienza meravigliosa. Ho conosciuto il napoletano, la sua passione calcistica, l’amore per la città e per la squadra. Anche la mia famiglia è stata benissimo lì.

Tra il 1981 e il 1992 invece ha giocato nella Roma, diventandone uno dei simboli.

Sono il calciatore che ha vinto di più con la maglia giallorossa, eravamo una squadra fortissima. Giocavamo a zona, facevamo quello che oggi fanno Guardiola e pochi altri, avremmo potuto vincere anche qualcosa in più.

Ha parlato anche dei rimpianti calcistici:

Il rimpianto è legato più a Roma-Lecce che a Roma-Liverpool. Perché c’era la consapevolezza di incontrare il Liverpool più forte della storia, non eravamo preparati a livello internazionale, alla fine ci sta perdere ai rigori. Ma quello che ha dato veramente fastidio a tutti noi è stata la sconfitta con il Lecce. Il campionato era praticamente vinto, abbiamo rovinato tutto.

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