“In campo si è vista la differenza tra una formazione che ha come obiettivo raggiungere i primi posti della classifica e una che si sta costruendo” e deve ancora chiudere il mercato

“Napoli troppo forte per un Genoa sbarcato ai piedi del Vesuvio solo nella mattinata di ieri dopo aver vissuto un sabato da incubo e una notte tra sabato e domenica dietro ai tamponi“.
E’ il commento di Repubblica Genova al 6-0 incassato ieri dal Grifone al San Paolo. Un risultato in qualche modo condizionato dall’episodio di positività di Perin e Schone ma certo non imputabile esclusivamente a quello.
“E così il Genoa a Napoli ha retto solo un tempo sommando alla stanchezza e alla tensione mentale conseguente agli eventi della vigilia alcuni errori marchiani che nella ripresa hanno permesso al Napoli di dilagare senza problemi. Ma al di là di quanto accaduto per il Covid, come è già successo per altri club e potrebbe succedere ancora in questo campionato che vive sotto la spada di Damocle di un virus invisibile ma molto potente, in campo si è vista la differenza tra una formazione che ha come obiettivo raggiungere i primi posti della classifica e una che si sta costruendo in vista di un campionato che ha come obiettivo quello di raggiungere una salvezza tranquilla e non si è ancora scrollata del tutto
la depressione delle ultime due stagioni”.
Dopo il secondo gol del Napoli, scrive il quotidiano, il Genoa “ha spento la luce” e ne ha subiti altri 14 in appena 15 minuti. Il risultato è stato
“Una sconfitta umiliante che ha come unico dato positivo il fatto di essere arrivata a mercato ancora in corso e alla seconda giornata”.