La presenza di Robertino dà un’evidente carica in più al Capitano. Mister Veleno fa entrare la P2 azzurra e vince la partita: Politano inventa e Petagna realizza.
MERET. Di nuovo tempo di chiusure, cara Ilaria, ma il nostro pipelet prediletto inserra la porta prima delle diciotto e fa il lockdown su quella malefica punizione di Sau aspirante Enigmista all’ultimo secondo. Una parata che da sola vale un voto alto – 7
Il voto ad Alex sta tutto là, caro Fabrizio, nella respinta finale all’assalto del Benevento sull’ultima punizione che Doveri, allo scadere del sesto minuto di recupero, decide di far battere. Tre punti portati a casa anche grazie a lui: equivale ad un gol. Bravo anche nel lanciare i suoi – 7
DI LORENZO. La destra è la corsia dove origina il gol streghesco di Robertino il fratellino. Per il resto si sfianca al solito e stavolta è più preciso nei cross – 6
Più in sintonia con Politano che con Lozano. Soffre un po’ qualche taglio – 6
MANOLAS. Il predetto fratellino segna l’uno a zero e Robertino è talmente solo che potrebbe mettersi a cantare “La solitudine” di Laura Pausini. Colpa innanzitutto di San Kostas, che poi cerca di rifarsi con un magnifico colpo di testa avanti, respinto dalla traversa – 6
A parte la traversa maledetta, Kostas oggi mi è sembrato un po’ lento – 6
KOULIBALY. Sul gol sannita, Kappa due tenta invano di arginare Lapadula. E’ l’unico peccato di una giornata tutto sommato tranquilla, a parte il convulso finale senza danni – 6
Nel primo tempo sta sempre in mezzo e tocca troppe palle, segno che qualcosa non funziona nella costruzione del gioco da parte della squadra. Nel secondo tempo, quando gli viene concesso di difendere soltanto, perché il Napoli ricorda come attaccare, va molto meglio – 6
MARIO RUI. Marittiello crossa a iosa ed è decisivo nel finale con quel salvataggio su Maggio, altro potenziale predestinato di questo derby da libro Cuore – 6,5
Sbaglia le prime due palle che gli capitano tra i piedi. Molto bravo a difendere sul contropiede del Benevento quando il Napoli è già in vantaggio. Va ai contrasti senza mai tirarsi indietro – 6
FABIAN RUIZ. Il Benevento di Inzaghi copia l’Az di giovedì scorso e al Napule manca un’altra volta la verticalità che fa esplodere Sua Divinità Osimhen. Detto questo l’Aquila Fabian regge comunque il centro a due e si libera parecchie volte in fase offensiva. Ma i suoi tiracci sono di un’oscenità senza pari che andrebbe punita con un paio di sane sberle – 6
In difficoltà e confuso come giovedì contro gli olandesi, hai ragione tu. Tornano le palle inutili e il palleggio lezioso – 6
LOBOTKA dall’87’. Senza voto
Quando è entrato Lobo, Fabian andava sostituito già da un po’ – sv
BAKAYOKO. Ormai si è capito: il titolare è lui e lo dimostra con le sue doti di palleggio, contrasto e contenimento – 6
Pensavo fosse un ripiego invece è un titolare. Mi piace moltissimo. Rende facili anche le giocate difficili. Spero che l’infortunio non sia grave perché credo che in questo momento Baka ci sia indispensabile – 6,5
DEMME dal 74’. Senza voto
Sv
LOZANO. La destra dovrebbe essere il suo alveo naturale, la sua coperta di Linus. Invece il Messicano si riposa dopo i suoi exploit di campionato e appare moscio e senza cazzimma. Al punto da regalare ai giallorossi il pallone che li porta in vantaggio – 5
Taglia poco e sbaglia troppo. Altro che alveo naturale: a destra sembrava totalmente spaesato – 5
POLITANO dal 57’. Mister Veleno (già berlusconiano in senso calcistico) fa entrare la P2 azzurra e vince la partita: Politano inventa e Petagna realizza. P&P, cioè P2. Il ragazzo combina tante cose buone ma è tradito sovente dal suo ego. E quel fallo finale da brividi poteva risparmiarselo – 6,5
Per me deve essere titolare, bisogna trovare il modo. È in formissima, colpisce anche il palo – 6,5
MERTENS. Ciro non fa nulla di incisivo o sorprendente per riparare alla mancanza di profondità dei compagni. E appare superficiale e maldestro in alcuni controlli – 5
In partite come questa credo sia sprecato. Tocca pochissime palle, molto meglio contro le squadre che non si nascondono – 5
PETAGNA dal 57’. El Comò appone il sigillo vittorioso a questa trasferta regionale e io nonostante tutto comincio a volergli bene – 7
Entra e regala tre punti al Napoli. Ottima l’intesa con Politano. Sbaglia pochissimo. Sta diventando simpatico anche a me – 7
INSIGNE. E’ il Grande Fratello della partita. Forse un giorno faranno una fiction Rai su questa partita del destino e la intitoleranno come l’ultima enciclica di papa Francesco: “Fratelli Tutti”. La presenza di Robertino dà un’evidente carica in più al Capitano, che ingaggia un duello personale con Montipò, tra respinte, parate e gol annullati e validi. Persino la rete del pareggio in famiglia è segnata dal fato, col sinistro che non è il piede suo ma del fratellino, Roberto Mancino. Magari ci fosse un fratello Insigne ogni domenica come avversario – 8
Il suo gol è uno dei più belli che ricordi con la maglia del Napoli. Continuo a ripetere questa frase e a restare assolutamente sorpresa perché la pronuncio. Che bello quando ti si riempiono gli occhi per qualcosa e ti porti pure i tre punti a casa – 8
GHOULAM dall’87’. Senza voto
Sv
OSIMHEN. Così così questo pomeriggio, la nostra divinità. Ma quando si nota fa sempre la sua bella figura. E poi la voglia di fare e strafare è sempre tanta. Il Benevento fa intasare il traffico azzurro e lui è il primo a rimanere solo – 6
Fatica a trovare spazi, vero anche che gli arrivano pochissime palle. Forse con Petagna, in partite del genere, può funzionare meglio – 6
GATTUSO. Il suo incipit di campionato è travolgente e brilla per la duttilità di pensiero. Insomma non è ottuso come quell’altro suo predecessore (uno che va alla Juve e dice di non avere fiducia negli uomini a disposizione, Pjanic dixit) e può fare grandi cose, se non grandissime. A naso, direi che l’unica vera incognita è il suo rapporto con padron Aurelio – 8
Ama il Napoli ma vuole essere libero. C’è una potenza esplosiva in questo concetto. Gattuso non durerà, perché conosciamo Aurelio. E mi dispiace moltissimo, a questo punto della storia – 8
ARBITRO DOVERI. Un disastro vero. Il Napule può reclamare il Var su due azioni sospette ma lui se ne infischia e tira dritto. Il guaio è che quando dici a uno che è stato il più bravo di tutti, lui comincia a pensarlo ed è la fine – 4
E’ lo stesso che ha decretato l’annullamento di Juve-Napoli. Considero il suo arbitraggio una vendetta per aver buttato via una serata a inizio ottobre – 4