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Ferlaino: «Non è vero che con Maradona abbiamo vinto poco»

A Radio Crc: «Dopo le critiche per tutti quei soldi, Ventriglia voleva ritirare la fideiussione ma io l’avevo già ritirata»

Ferlaino: «Non è vero che con Maradona abbiamo vinto poco»

Durante “Il Sogno Nel Cuore” su Radio Crc è intervenuto Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli.

“Non fu difficile convincere Maradona a venire a Napoli – ha detto Ferlaino a Radio Crc – perché aveva scelto di lasciare Barcellona. Per fortuna altri grandi club come la Juve, l’Inter e il Milan erano distratti. Il Napoli ne approfittò e lo acquistò. Non penso che con Diego abbiamo vinto meno titoli di quello che avremmo potuto conquistare. Non dimentichiamo che all’epoca di Maradona c’era il Milan di Van Basten e l’Inter dei record. Vincemmo il secondo scudetto dopo una guerra mediatica e una battaglia sul campo. Il Milan perse a Verona, perché ai rossoneri cedettero i nervi. Non fu facile nemmeno conquistare la Coppa Uefa, visto che in quella competizione partecipava anche il Bayern ricco di campioni”.

Ferlaino è poi ritornato sulle peripezie affrontate per reperire i fondi necessari al pagamento del cartellino di Maradona.

“Il Barcellona accettò il pagamento di 14 miliardi in tre anni – ha detto Ferlaino a Radio Crc – però pretendeva una fideiussione bancaria che ottenemmo grazie all’intercessione del sindaco di Napoli di allora Enzo Scotti. Il presidente del Banco di Napoli Ventriglia accettò e la preparò, dicendomi di ritirarla la domenica mattina. Per fortuna quel giorno Ventriglia si svegliò a mezzogiorno. Quando lesse che tutti i giornali criticarono la scelta di pagare Maradona così tanti soldi nonostante la città fosse ricca di problemi, io avevo già ritirato la fideiussione. Ero passato in banca alle 9. Ventriglia mi inseguì sino a Barcellona, ma non riuscì a fermarmi”.

Sulla stretta attualità, Ferlaino ha detto che

“adesso il calcio è business. Presidenti tifosi come me non esistono più, perché all’epoca mia le esposizioni economiche personali erano maggiori. Noi potevamo contare soltanto sugli incassi al botteghino. Per me il Napoli ha una squadra forte. La rosa è profonda. Le qualità dell’organico vengono fuori con i 5 cambi. In panchina gli azzurri hanno calciatori di pari livello dei titolari. Mi riferisco soprattutto a Petagna di cui ho grande stima. Penso che questo possa essere l’anno del Napoli. Me lo auguro da tifoso. Spero soltanto che non interrompano il campionato a causa del Covid”.

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