Le dichiarazioni dopo l’incontro vanno in direzione contraria al Napoli. Secondo Spadafora, l’Asl può intervenire solo in casi eccezionali

Da quel che capiamo, dopo aver letto le prime dichiarazioni di Gravina (presidente Federcalcio) e Spadafora (ministro dello Sport) è che il Napoli è stato messo in minoranza. Spadafora e Gravina hanno difeso il protocollo e tra le righe hanno dichiarato il Napoli fuorilegge.
Nessuno lo ha detto apertamente. Spadafora ha dichiarato che il protocollo fin qui ha funzionato e va rispettato. Le Asl possono intervenire in casi eccezionali. Così ha detto. Gravina ha messo il carico da novanta: «Chi ha sbagliato, pagherà».
Sembra che il calcio si sia chiuso a riccio e voglia a tutti i costi difendere lo status quo. Da quel che abbiamo compreso, il calcio ha deciso di non mettere in discussione il protocollo e quindi il Napoli dovrebbe perdere 3-0 la partita con la Juventus.
Il cacio italiano si è arroccato e la politica si è piegata. Capiamo questo dalle prime dichiarazioni.
Sull’ipotesi di 3-0 per la Juve a tavolino, Gravina ha detto:
“Abbiamo un Giudice Sportivo e una Procura Federale. In queste ore sento comunicazioni, messaggi… Cerco di essere serio, rispetto i ruoli e auspico che anche altri facciano così. Accerteranno tutto gli organi competenti. Ritengo che il nostro protocollo sia chiaro: ha funzionato in momenti di grande criticità e non vedo perché non debba andar bene ora. Ci sono casi analoghi a quello del Napoli, tutti sanno cos’è successo, dobbiamo convivere con questa epidemia. Chi ci dice che siamo irresponsabili, sta dicendo una corbelleria incredibile: nessuno come noi sostiene che la tutela della salute sia un bene primario, e vogliamo raggiungere l’equilibrio”.