In Europa si ripropone la stessa situazione di Juve-Napoli, ma non c0è stato alcun polverone mediatico. L’Islanda se n’è fregata del protocollo Uefa

Sul Giornale, Elia Pagnoni analizza il rinvio di Islanda-Italia Under 21 alla luce di quanto successo per Genoa-Torino e, soprattutto, per Juventus-Napoli. Stranamente il Giornale assume una linea napolista.
“la “Asl” di Reykjavik ha fatto praticamente come quella di Napoli, segno che il virus fa scattare provvedimenti simili anche a latitudini molto distanti. In sostanza le autorità islandesi hanno impacchettato subito la nostra nazionale che aveva portato sull’isola ben tre positivi e l’ha invitata a togliere il disturbo vietando la disputa dell’incontro previsto, nonostante il protocollo Uefa preveda lo svolgimento di una partita con un minimo di tredici giocatori a disposizione. Insomma anche in Europa si ripropone la stessa situazione di Juve-Napoli, laddove però nessuno si è presentato in campo per certificare una vittoria a tavolino. E non si è alzato nessun polverone mediatico, anche se la partita vale comunque la qualificazione alla fase finale dell’Europeo di categoria”.
Non solo, scrive Pagnoni, visto che adesso è difficile riprogrammare la partita in un’altra data,
“si rischia persino che l’esito dell’incontro venga affidato a un sorteggio, magari con la fatidica monetina. Trattandosi tutto sommato della Under 21, anche in questo caso, nessuna alzata di scudi, ma non vorremmo che fosse solo l’inizio e che altre sfide di altre manifestazioni dovessero seguire la stessa sorte. Con il rischio di prendere a monetine un’intera stagione”.