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Jannik Sinner: «Il mio talento è il rispetto per il lavoro, mi spinge a dare sempre il massimo»

A La Stampa: «Che dall’altra parte della rete ci sia numero uno del mondo o un ragazzino senza ranking, l’impegno e il rispetto non cambiano. Ogni volta che vado in campo penso ‘io con questo ci vinco’».

Jannik Sinner: «Il mio talento è il rispetto per il lavoro, mi spinge a dare sempre il massimo»
2021 archivio Image Sport / Sport / Tennis / Jannik Sinner / foto Imago/Image Sport

Su La Stampa, un’intervista al giovane tennista Jannik Sinner che a 19 anni sfida senza paura i grandi del tennis, tra cui Nadal.

«Sono sempre lo stesso. E non ho paura di giocare contro nessuno. Se una cosa in campo mi dà fastidio, lo dicevo prima e lo dico adesso. Ma è vero che oggi mi trattano in maniera diversa».

Dichiara di non lasciarsi intimorire dal calibro dell’avversario.

«Non mi faccio problemi: che dall’altra parte della rete ci sia numero uno del mondo o un ragazzino senza ranking, l’impegno e il rispetto non cambiano. Certo, con Nadal, Federer, Djokovic e Thiem non solo ti alleni, ma impari sempre tanto».

Sulla sfida con Nadal:

«Quella contro Rafa sulla terra battuta è stata una grande sfida, ho giocato bene nel primo e nel secondo set, nel terzo Rafa ha spinto di più. Ma mi sentivo pronto a giocare contro di lui. Sono andato in campo con l’atteggiamento giusto».

Gli viene chiesto in cosa debba migliorare ancora. Risponde:

«A volte ho troppa fretta di fare il punto. Dovrei migliorare la percentuale con il servizio e variare di più i colpi».

E’ invece soddisfatto della testa.

«Quella sta funzionando bene».

Sul talento:

«Guardi, la cosa migliore che ho non sono i colpi. Anzi, se parliamo di quelli, non credo di avere tanto talento. Il mio vero talento è un altro, e lo devo alla mia famiglia, che mi ha trasmesso il rispetto per il lavoro, e insegnato a dare sempre il massimo. Per questo ogni volta che vado in campo, non importa contro chi, penso sempre: “‘io con questo ci vinco”».

 

 

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