La portavoce dell’Asl a La Stampa nega un coordinamento col mondo dello sport e spiega il perché: «Per i calciatori valgono le stesse regole degli altri residenti»
La Stampa intervista la portavoce dell’Asl Napoli1 Anna Tagliaferri. Intervista molto interessante.
«Gli atleti del Napoli sono residenti in città. Per questo valgono le stesse regole di ogni altro cittadino di nostra competenza, siano essi calciatori, operai, casalinghe, studenti o di qualsiasi altra categoria. La salute va tutelata e difesa per tutti allo stesso modo, col massimo dell’impegno e zelo».
Il divieto alla trasferta a Torino è stato deciso per salvaguardare la salute dei calciatori e dei dirigenti?
«La loro e di chi sarebbe potuto entrare in contatto con loro».
Vi siete coordinati col ministero alla salute, oppure con quello allo sport? O invece avete deciso in totale autonomia?
«La tutela della salute dei cittadini del territorio della città partenopea compete all’Asl Napoli1. Per cui non abbiamo necessità di chiedere permessi in questo senso. La salute dei cittadini prima di tutto».