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Real Sociedad-Napoli 0-1, pagelle / Gattuso sta diventando il mago del turnover

Il gattusismo si dimostra sempre più multiforme e pragmatico, lontanissimo dall’ideologia estetica e perdente con cui si presentò un anno fa

Real Sociedad-Napoli 0-1, pagelle / Gattuso sta diventando il mago del turnover

OSPINA. Bentornato Ospinik: quella parata felina su Portu al 65’, istinto puro laddove arriva prima la mano della ragione, è il sigillo di una partita senza cazzate e senza rischi coi benedetti piedi – 7

Quella non è stata una parata, Fabrizio, ma un vero e proprio gol. Potremmo anche annotare sul nostro taccuino che la partita è finita 0-2 grazie a lui. Considerando che è stato l’unico tiro in porta degli spagnoli, è da apprezzare l’agilità mentale con cui si è fatto trovare pronto. Sopporta anche la sofferenza, ossia il dolore al gomito – 7

HYSAJ. Il Napule si deve fare concavo sul campo della prima in classifica della Liga e l’Onesto Faticatore albanese è una sentinella che pensa soprattutto a difendere e quando può allunga oltre il centrocampo – 6,5
Nel primo tempo rischia un po’. Tutto sommato però mi è sembrato andar bene in entrambe le fasi. Dal suo lato si è giocato poco, però – 6,5

MAKSIMOVIC. Lassù a San Sebastian, Ilaria, è facile trovarsi in una tempesta atlantica nel golfo di Biscaglia, ma il Corazziere Serbo è il perfetto “secondo” del Comandante Kappa Due: i marosi della Real s’infrangono tutti sulla scogliera che erigono minuto dopo minuto – 7

Ottimo sulle palle alte, mi è sembrato tra i migliori in campo. Altro che riserva, Maksi ora se la gioca alla pari con Manolas, anzi, a volte va addirittura meglio. E poi l’intesa con Koulibaly è totale. Diciamo che sembra quasi che Maksi in campo sia quasi un papà per il colosso senegalese – 7

KOULIBALY. Novanta minuti da top player, con interventi da manuale, tipo quello su Merino al 45’. Mister Veleno sta diventando il mago del turnover (a Napule non c’è riuscito nessuno) ma KK è il sole cui tutti girano intorno: lui non ruota mai – 7,5

Un macigno, un colosso, un muro invalicabile. Ieri ha detto: “Io provo a dare quello che la gente vuole da me” e mi ha fatto molta tenerezza. Deve essere importantissimo il giudizio degli altri, oggi soprattutto quello di Gattuso. Incredibilmente, dopo il buio più pesto, è tornato ai suoi fantastici livelli – 8

MARIO RUI. Se riuscisse a essere decisivo con continuità, diventerebbe uno dei giocatori più preziosi del gattusismo. Ché Marittiello combina sempre qualcosa di promettente in partita. Al 12’ potrebbe segnare con un clamoroso pallonetto, indi sciulea e tocca due volte la palla su punizione per la testa della divinità osimheniana. All’uopo è pure hombre vertical quando fionda a lunga gittata per il Messicano – 6,5

Che peccato per quel pallonetto! Hai ragione, scappa sempre la sciocchezza. Soprattutto: se non hai i piedi d’oro, ma perché provi a fare la malattia quando potresti direttamente spararla talmente forte da diventare imprendibile? – 6 

DEMME. La distruzione del gioco altrui è il suo habitat naturale. Lì in mezzo il trainer ringhiante allestisce un centro operaio per prendere e dare mazzate e recupera l’italo-teutonico dal primo minuto. Ma il suo vulnus sono i piedi e così mancano del tutto l’offesa e la costruzione – 5,5

Non mi è apparso neanche in forma, a dire la verità – 6

FABIAN RUIZ dall’88’. Senza voto

Due minuti sono ingiudicabili! sv

BAKAYOKO. Seppur di ben altro livello rispetto al modesto Demme, anche lui non è vocato prettamente alla rifinitura, epperò dapprima abbaglia gli avversari con la sua pressione e poi risale sovente con sicumera e con juicio – 6,5

Qualche cosa la sbaglia pure lui, ma ha un fisico da paura. E continua l’intesa – a pelle, visto il poco tempo passato a giocare assieme – con il rinato Politano. Quando c’è Baka sembra che a centrocampo giochiamo con un uomo in più – 7

POLITANO. In partite come queste, impostate sul dettaglio e sull’episodio, conta esserci al momento giusto. E Na-Politano c’è. Al solito suo rientra da destra verso il centro, scambia con Baka e fa partire la cagliosa vincente che vale tre punti, con l’aiutino della deviazione basca. Va bene così – 7

Che cosa avrà passato all’Inter? E quanta fiducia dovrà trasmettere Gattuso? Certo è che questo è un altro giocatore rispetto a quello evanescente di inizio stagione. Mi piacerebbe avere la pillolina che Gattuso ha dato a lui. Mi piace moltissimo – 7,5

DI LORENZO dal 61’. Rinfresca la fascia destra in una posizione più avanzata. Un altro must della gestione Gattuso: in questo Napule non solo non ci sono titolari fissi ma anche i ruoli variano – 6

Fa un po’ fatica, ma tutto sommato tiene – 6

LOBOTKA. La scommessa più ardita di stasera, Ilaria. E visto che bisogna contenere e aspettare, Lobo trequartista si applica tantissimo anche se però  i risultati non si vedono – 5,5

Si impegna moltissimo, ma corre tanto a perdere. Credo che la palla l’abbia vista a stento – 5 

MERTENS dal 61’. Entra insieme con Sua Divinità Osimhen. E da Lobo ed El Comò a lui e Sdo è tutta un’altra filosofia: si passa dallo stoicismo all’epicureismo – 6

Tocca pochissime palle, non mi è sembrato determinante – 5,5

INSIGNE dal 61’. Speriamo bene, Ilaria, che la botta sia lieve. In ogni caso, nei suoi venti minuti fa un numero scintillante: dribbling e tunnel sono al bacio, il tiro no, apre troppo il destro. Peccato – 6,5

Povero Lorenzo. Quanta rabbia in quei pugni pestati sul campo, spero anche io sia un falso allarme – 6,5

LOZANO dal 22’. Un vero guerriero azteco che corre senza mai fermarsi nella foresta basca. Stasera è un Lozano totale, che fa il pendolare tra difesa e attacco modello Callejon – 7

Continua ad inseguire la palla fino agli ultimi secondi di gioco, prova ad esserci sempre, si muove su e giù in entrambe le fasi. Tanto, tanto sacrificio. Un altro miracolo di Gattuso – 7

PETAGNA. Di questo passo sarò felice, Ilaria, di recitare l’atto di pentimento e avviare una campagna di revisionismo storico su Petagnone, un po’ come Napolitano sull’Ungheria del ’56. Ché El Comò infila una palla per Marittiello che denota parecchia intelligenza. E non è poco – 6,5

Ormai è perfettamente integrato nel gruppo. Quella palla per Mario Rui è stata splendida. Si sacrifica, mi piace – 6,5

OSIMHEN dal 61’. Commette una cappellata con quella prima inutile ammonizione per proteste, viatico per il rosso finale. Classico errore di gioventù. Però quanto si sente la sua presenza in campo. Segna pure di testa ma l’occhiuto Pawson annulla – 6,5

E’ ragazzo, vero, ma è un errore che in termini di alternanza di uomini potrebbe costare caro. Gattuso glielo dovrà spiegare – 5,5

GATTUSO. A San Sebastian, lungo il cammino settentrionale per Santiago, Mister Veleno realizza un piccolo capolavoro e raddrizza un’Europa League nata storta. Rispetto all’Az la noia di questa fase preliminare è sempre tanta, però stavolta almeno si sorride alla fine. In ogni caso il gattusismo si sta dimostrando sempre più multiforme e pragmatico, lontanissimo dall’ideologia estetica e perdente con cui si presentò un anno fa – 8

Vince contro i primi in classifica nel campionato spagnolo. E vince con la testa e la dedizione dei suoi uomini. SUOI. Inequivocabilmente ed inesorabilmente. Ha la squadra tra le mani, in pugno. Così come  stanno le potrebbe plasmarla come creta. Chapeau – 8

ARBITRO PAWSON (INGHILTERRA). Una direzione decisa e pulita, senza eccessi – 6

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