Intervista al Corsera: «Il potere di veto delle Asl esiste da sempre. Sono tifoso del Napoli, tutti hanno una squadra del cuore, sono noti anche i rapporti difficili con De Laurentiis»

Nell’intervista al Corriere della Sera – qui riportata – il ministro dello sport Vincenzo Spadafora afferma che informare l’Asl è obbligo di legge e definisce preoccupante il comportamento di chi non lo fa (Preziosi). Dice anche altro, parla di Juventus-Napoli.
Fiorenza Sarzanini gli chiede chi abbia ragione tra Napoli e Juventus.
«Iniziamo dal lato sbagliato. Juve-Napoli non è più una partita e non serve schierarsi. Non si deve fare confusione nell’interpretazione dei protocolli, che sono chiari e stabiliscono responsabilità precise».
Lei l’avrebbe rinviata?
«Sarebbe stato meglio trovare una soluzione condivisa: non è stato un grande spettacolo».
Ripete che il potere di veto delle Asl nel protocollo esiste da sempre.
«È così sin dal primo momento. Quanto avvenuto con il Genoa ha creato un precedente che obbliga tutti a una maggiore responsabilità. Finora il protocollo è stato preso un po’ alla leggera, molte squadre non hanno fatto la bolla dopo aver trovato un positivo, ma una quarantena molto soft con ritorno a casa, consentita proprio dalle Asl. Ora è necessaria una stretta generale, tornando a un rigoroso e puntuale rispetto di quanto era previsto e validato. È cambiato il contesto, dobbiamo tutti prenderne atto».
Sui social gira il suo tweet da tifoso del Napoli. La imbarazza?
«In nessun modo, tutti hanno una squadra del cuore. Tra l’altro sono anche noti i rapporti, diciamo con un eufemismo non idilliaci, che intercorrono con il presidente De Laurentiis».