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Allo chalet di Mergellina si analizza la sconfitta senza tavolino

“È successo che Ciruzzo Mertens sta giù di corda”. “No, Osimhen è nato povero, ha sofferto la fame e s’è mangiato due gol”

Allo chalet di Mergellina si analizza la sconfitta senza tavolino

Giornata languida e distribuzione di cazette allo chalet di Mergellina di Peppino cameriere e deposizione di cuori nelle medesime.

Come è potuto succedere, chiede mestamente don Ciccio portiere di palazzo. Con la sua tipica crudeltà delle giornate avverse, il ragioniere Saverio Malaspina sentenzia: non abbiamo visto palla. C’era nebbia al San Paolo, domanda Gennaro Piromallo salumiere. C’era il Sassuolo, precisa Carminiello-a-rezza pescatore di fravaglia. E abbiamo perso due a zero, conclude Carmelo Mirabello regista di teatro popolare. Abbiamo perso a tavolino, chiede incerto Salvatore pittore di alici. Senza tavolino, ribatte seccamente Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca.

Ma insomma che cosa è successo, eravamo sulla cresta dell’onda, domanda Totonno Speranza direttore di centro commerciale. È successo che Ciruzzo Mertens sta giù di corda e, forse, non sta proprio bene nel suo nuovo ruolo di falso regista offensivo, azzarda Pasquale Pazienza giornalista on-line. E Fabian Ruiz non costruisce, aggiunge Enrico Pignatiello baritono mancato al San Carlo. L’edilizia è in crisi, puntualizza don Ciccio portiere di palazzo.

Gattuso che dice, chiede Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca. L’ha presa con molta calma, informa Corraducciobello giornalaio in piazza Sannazzaro. La calma dei torti, sottolinea il salumiere Gennaro Piromallo.

E Osimhen, Osimhen, chiede afflitto il pittore di alici Salvatore. È nato povero, ha sofferto la fame e s’è mangiato due gol, sottolinea con fervore sociologico il giornalista on-line Pasquale Pazienza. Ma non abbiamo Petagna per sfondare le difese avversarie, incalza Salvatore pittore di alici. E’ bello ‘o mobile, commenta con acre ironia il pasticciere della Pignasecca Giacomo Frollo.

In fondo, il Sassuolo ha vinto solo su rigore, commenta don Ciccio portiere di palazzo, il secondo gol non vale, avevamo già la testa nello spogliatoio. Il rigore è stato una leggerezza mondana di Di Lorenzo, il suo pied-à-terre. L’ha visto solo il Var, osserva il salumiere Gennaro Piromallo.

Non c’era Insigne, esplode con osservazione tonante Carmelo Mirabello regista di teatro popolare. Interviene Pasquale Pazienza giornalista on-line: ma come, lo criticate sempre, quando c’è non c’è e quando non c’è ci deve essere, cumm’è ‘o fatto. Siamo impazienti, chiosa Gennaro Piromallo salumiere. Alle strette, siamo in crisi, chiede seccamente Peppino cameriere distribuendo maliziosamente limoni e limonate. Non c’è crisi, dobbiamo imparare, annota Saverio Malaspina ragioniere. Proprio ora che chiudono le scuole, chiede preoccupato don Ciccio portiere di palazzo.

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