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De Luca: «Se rivotiamo domani anziché il 70, prendo l’80% dei consensi»

A Libero: «Come è possibile portare la Campania da zona gialla a rossa in tre giorni? Il Governo non ha avuto la forza di reggere l’aggressione mediatica. De Magistris? Non mi occupo del nulla»

De Luca: «Se rivotiamo domani anziché il 70, prendo l’80% dei consensi»

Libero intervista il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. E’ convinto di avere ancora il consenso della popolazione campana.

«Se rivotiamo domani anziché il 70, prendo l’80% dei consensi. Nessuno confonda i propri desideri con la realtà. Oggi è in difficoltà chi ha partecipato a una campagna di sciacallaggio politico e mediatico contro la Campania, e contro l’unico presidente che aveva detto la verità due mesi fa, e che ha attuato in anticipo misure che oggi prendono tutti».

De Luca rassicura sulla tenuta della sanità campana.

«Abbiamo raddoppiato in pochi mesi le nostre terapie intensive; abbiamo centinaia di posti letto di ricovero ordinario disponibili. C’è un affollamento come in tutta Italia, nei pronto soccorso. E c’è una grande carenza soprattutto di anestesisti: è questa la nostra criticità vera».

Ripete in parte gli argomenti già ribaditi nelle ultime dirette Facebook. Ovvero: la zona rossa andava instaurata già ad ottobre e in tutta Italia; i meriti della Campania che ha agito di anticipo rispetto al resto del Paese; la realizzazione del piano socio economico. Lamenta il fatto che il governo ha lasciato il territorio privo di controllo.

«Si è fatto un errore clamoroso: non si è definito – e ancora oggi manca! – un piano di mobilitazione eccezionale di impegno anti Covid e di coinvolgimento organico di decine di migliaia di agenti delle forze dell’ordine, dell’esercito, delle polizie municipali. Il territorio è rimasto senza controllo. Le ordinanze cadevano nel vuoto».

E soprattutto si chiede come sia possibile che la Campania è passata da gialla a rossa senza passare per l’arancione.

«Come è possibile portare la Campania da zona gialla a rossa, dal martedì al venerdì? Cosa è cambiato in tre giorni? O erano distratti prima o si sono distratti dopo. Oppure, non hanno avuto la forza di reggere l’ondata dell’aggressione mediatica. È sconcertante. Posso solo invitare il governo a parlare chiaro, se ci riesce. E a cancellare ogni zona d’ombra, se non altro a tutela della sua immagine».

Sul sindaco de Magistris:

«Io non mi occupo del nulla. L’individuo da lei incautamente citato rappresenta il più grande disastro amministrativo d’Italia».

Chi ha sbagliato in questa seconda ondata? Gli viene chiesto. I napoletani, Conte, la Regione? Risponde:

«In primo luogo il governo, per i motivi detti. E poi quella parte limitata di cittadini irresponsabili, abituati a non rispettare le regole. Quelli che dovevano controllare il territorio e non lo hanno fatto. Quegli amministratori locali che non hanno fatto nulla per opportunismo. Quanto alla Regione, abbiano fatto un ennesimo miracolo nel raggiungere i risultati di oggi, sul piano sanitario e ospedaliero, avendo 20.000 dipendenti in meno. Dovrebbero ringraziarci con la faccia per terra. E dovrebbero convincersi tutti ad abbandonare vecchie immagini della Campania, e pregiudizi duri a morire. La Campania di oggi è pronta ad accettare la sfida dell’efficienza nei confronti di tutti».

 

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