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Garanzini: “Diego, quelli che non hanno capito la tua immensità que la chupen”

Su La Stampa elenca le tre cose che non dimenticherà mai di Maradona e ricorda la conferenza stampa dopo la qualificazione dell’Argentina con l’Uruguay

Garanzini: “Diego, quelli che non hanno capito la tua immensità que la chupen”

Su La Stampa Gigi Garanzini saluta Maradona e elenca tre cose che di lui non dimenticherà mai.

“Addio Diego. Con le tre cose che non dimenticherò mai. La sera, anzi la notte che entrasti all’Assassino, antico tempio milanista che da Rocco e Viani in poi era diventato il buen retiro dei calciomani, in una
compagnia già vagamente improbabile, e mi abbracciasti quando ti raccontai mentre tu sfogliavi i giornali appena usciti che vedere, da clandestino, i tuoi colpi di fine allenamento a Soccavo era il più grande spettacolo del mondo. La volta che da Ct argentino, dopo la qualificazione miracolosa con l’Uruguay, entrasti in sala stampa e al plotone d’esecuzione costretto dal risultato ad atteggiamento adorante sparasti un immortale ‘que la chupen’, preceduto da un grandioso “con perdòn de las damas” perché c’erano anche delle signore in sala. E infine la telefonata di un paio d’ore fa a Ottavio Bianchi, il tuo solo, presunto nemico dei bei tempi napoletani che ha risposto «scusami, ma non riesco a parlare di Diego. Sto tremando dal dolore». Chi ha capito la tua immensità non ti potrà dimenticare mai. Gli altri, per l’appunto, que la chupen”.

 

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