Bellissimo editoriale della Faz: non è ipocrita celebrare il mito del genio sregolato mentre abbiamo fatto di tutto per spegnere la follia nel calcio?
Le celebrazioni in memoria di Maradona hanno mandato un po’ in crisi il calcio tedesco. Un interessante articolo del Frankfurter Allgemeine si interroga sulla grande ipocrisia del pallone moderno (in particolare in Germania) che ha ormai soffocato la “follia” dei geni, ma nel frattempo esalta la memoria del più sregolato genio di tutti.
“Da un lato sembrava abbastanza naturale che anche il calcio tedesco si unisse alla commemorazione di uno dei più grandi dello sport. Allo stesso tempo, tuttavia, Maradona sembrava molto, molto distante dalla realtà di uno stadio della Bundesliga nel novembre 2020”.
“Alcuni giocatori potrebbero aver riflettuto negli attimi del ricordo chiedendosi se tutto il culto dell’eroe Maradona non sia un po’ ipocrita. Dopotutto, ognuno di loro calcia e vive con la certezza di essere inchiodato alla croce per molto meno di quanto sia stato perdonato alla divinità argentina”.
La Faz si chiede: “Quanta follia può essere (ancora) ammessa in un genio, al giorno d’oggi?“.
Perché, scrive, il calcio di Maradona era più bello e più facile ma non tutto andava per il meglio. Oggi “la cintura morale è molto più stretta che ai tempi di Maradona. Il calcio, che si vede (e si vende) come parte responsabile della società, non può più permettersi l’eccesso, e questo non va visto solo come un progresso“.
E non se ne fa solo un discorso “morale”, la Faz lo sottolinea. E’ che lo svilimento della follia come parte integrante della genialità dei giocatori ha a che fare proprio con la qualità del gioco stesso.
“Si tratta di un dilemma importante non solo per lo sport come intrattenimento, col tanto citato desiderio di “tipi” con cui il pubblico può identificarsi. È da tempo che si tratta del gioco stesso. In Germania molte energie sono state sprecate, per molti anni, per sopprimere gli spiriti liberi in una norma o – se non potevano essere plasmati – per rimuoverli dal sistema. Nel frattempo, però, anche la Federcalcio tedesca dovrà riconoscerlo: se vuoi più genio, devi permettere più follia”.