Il suo medico: «Una decisione presa di comune accordo, non l’avevo visto bene. Domenica vorrebbe essere in panchina». Escluso il Covid
La notizia è rimbalzata in prossimità di mezzanotte. Diego Armando Maradona è stato ricoverato in ospedale questo lunedì in una clinica nella città di La Plata, la clinica Ipensa. È stato sottoposto a una serie di esami, scrive La Nacion che esclude sia una situazione di emergenza. In ogni caso, nelle prossime ore sarà trasferito in un ospedale a Buenos Aires.
La Nacion scrive che persone vicino a Maradona escludono sintomi del Covid-19, è risultato negativo. Il ricovero sarebbe stato deciso di comune accordo tra Maradona e il suo neurochirurgo Leopoldo Luque che ha detto al El Grafico: «È stata una decisione presa di comune accordo, non l’ho visto bene. Domenica vorrebbe essere in panchina. La mia idea è di un ricovero di tre giorni per accertamenti»
Venerdì scorso non è stato bene. Ha partecipato a un breve omaggio per lui, per i 60 anni, allo stadio Carmelo Zerillo. Maradona – scrive La Nacion – ha mostrato difficoltà nel percorrere il tratto tra lo spogliatoio e il campo e ha dovuto essere accompagnato da due assistenti. Il suo Gimnasia ha giocato in Coppa di Lega contro il Patronato. Diego è andato via prima della fine del primo tempo della partita. Soffre anche di anemia.
Luque ha in cura Maradona da quattro anni. Qualche giorno fa aveva rilasciato altre dichiarazioni: «È Diego che prende le decisioni per la sua vita. Non sempre segue i nostri suggerimenti. Oggi sta bene, ha sempre con quel disturbo del sonno che non è facile da gestire». Per Luque, secondo il quotidiano Olé, l’eccesso di alcol ha compromesso le condizioni di salute di Diego.
Dopo la quarantena, Maradona ha perso undici chili ed è tornato a fare jogging.