Il nodo è capire se l’operato dell’Università dipenda da un unilaterale asservimento dovuto al rilievo e alla notorietà del calciatore e della Juve o se ci sia stata la promessa di qualche favore. Tre le telefonate nel mirino
La Procura di Perugia indaga sulla posizione della Juventus nel caso Suarez. In particolare, vuole capire se sia ipotizzabile il reato di corruzione. Qual è stato di preciso il ruolo del club bianconero?
Il Corriere della Sera riporta le parole dei pm perugini guidati da Raffaele Cantone. Scrivono che ci sono
«seri indizi da sottoporre a un indispensabile approfondimento investigativo, che le violazioni ai rispettivi doveri d’ufficio siano state commesse dagli indagati a fronte di una promessa di utilità, rappresentata dai futuri rapporti contrattuali con la Juventus e dai conseguenti benefici in termini di immagine per l’Ateneo, e di carriera (quindi in ultima analisi anche economici) per gli attori dell’operazione Suarez».
I pm vogliono accertare se l’operato dell’Ateneo perugino dipenda da «un unilaterale asservimento dei protagonisti della vicenda, dato il rilievo e la notorietà degli interlocutori (il calciatore e la squadra di calcio), ovvero sia stato ispirato dalla promessa di utilità».
Al momento, come specificato dal gip Piercarlo Frabotta, non c’è «qualsivoglia spunto investigativo che lasci fondatamente accreditare la sussistenza di intese corruttive tra gli odierni indagati e soggetti appartenenti all’entourage della Juventus».
Per la Procura non necessariamente l’esistenza di una corruzione implica un corruttore juventino. Ma è un aspetto da approfondire con ulteriori indagini.
In particolare, scrive La Stampa, sono tre le conversazioni nel mirino. La prima è quella tra l’avvocato della Juventus, Maria Turco, e il direttore dell’Università, Simone Olivieri. La Turco gli dice:
«Mi permetto, se in futuro ci sono altre situazioni, di appoggiarmi a voi, su questo ci tengo».
C’è poi Olivieri, che parla con l’esaminatore di Suarez, Lorenzo Rocca:
«La Juventus vorrebbe fare un accordo per mandarci anche i calciatori della Primavera, tutti».
Infine, la prorettrice Daniela Gambini, che, poche ore prima dell’esame, chatta con la professoressa di Suarez, Stefania Spina, e scrive:
«Dicevo agli apicali che se va in porto convenzione con Juve si potrebbe proporre a Malagò…», il presidente del Coni, qualcosa di analogo.
Insomma, per gli inquirenti, «dimostra di essere a conoscenza di una trattativa».