A Sky: “Alla base ci deve essere sempre fiducia e disponibilità. Gomez è un grandissimo giocatore. Mi dispiace per Ilicic, lo hanno tirato dentro ma non c’entra niente”.
Dopo la vittoria sulla Fiorentina per 3-0, ai microfoni di Sky Sport ha parlato il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini.
Gomez fa specie vederlo in panchina. Può essere letto come necessità di provare a concepire Atalanta meno Papu-dipendente?
“Sì, perché abbiamo fatto 9 partite di campionato e 6 di Champions, e Gomez è l’unico ad aver giocato tutte e 15 partite. C’era la necessità perché con questa formula siamo riusciti a prendere pochissimi gol e ad essere compatti”.
Questa ricerca continua di novità è legata al fatto che sei rimasto sempre tanto nei posti in cui hai lavorato?
“È indispensabile, sono sempre stato molto nelle squadre dove ho allenato. Cinque anni per un allenatore sono tanti, per un giocatore è quasi metà carriera. È indispensabile trovare altre soluzioni. Poi c’è anche l’evoluzione delle partite in Europa che giochiamo, che ci danno tanti insegnamenti. Quando incontri queste grandi squadre come l’Ajax c’è sempre qualche spunto che può essere una novità e anche uno stimolo per il giocatore”.
Pensi sia arrivato il momento delle scelte forti? Ci sarà una separazione da Gomez?
“Non è così, penso che le scelte forti le debba fare come sempre la società nel porsi come allenatore, come squadra, degli obiettivi, che non sono i risultati, ma cosa fare nel prossimo futuro pur cercando di essere al massimo competitivi. Bisogna guardare avanti e mettere sempre qualcosa che dia stimolo a tutti per trovare nuove soluzioni. Perché quando ti fermi torni indietro”.
È stata traumatica la voce della vostra discussione accesa, ci sono margini per una ricomposizione? Già da gennaio bisognerà decidere…
“Credo che Gomez per noi è stato il giocatore più importante in questi 5 anni, avrà fatto 195 partite con me, quest’anno dopo due anni il ruolo del Papu, quello del tuttocampista come dicevate voi, in alcune partite era difficile da proporre per la squadra, gli avversari cambiano, la condizione del giocatore a volte è una e a volte l’altra, ma alla base ci deve essere sempre fiducia e disponibilità, altrimenti diventa più difficile per me e per il giocatore. Non so come si supererà il tutto, da parte mia guardo cosa è meglio per la squadra e Gomez è un grandissimo giocatore, su questo non ho mai avuto dubbi. Mi dispiace per Ilicic che lo hanno tirato dentro ma poverino non c’entra niente”.