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Gasperini sul caso Gomez: «Devo sentirmi libero di fare le mie scelte su chi mandare in campo»

A Sky Sport: “Il giorno in cui me ne andrò sarà sempre in accordo con la società, c’è un rapporto tale che non ci sarà mai una rottura traumatica. Se ci sarò la prossima Champions? Se non mi cacciano prima…”

Gasperini sul caso Gomez: «Devo sentirmi libero di fare le mie scelte su chi mandare in campo»

Dopo la vittoria sull’Ajax e il passaggio del turno in Champions League, ai microfoni di Sky Sport ha parlato Gian Piero Gasperini.

Te l’aspettavi così tranquilla la serata?

«Siamo stati veramente bravi, abbiamo disinnescato il potenziale offensivo dell’Ajax. Abbiamo fatto una partita difensiva ottima e quando abbiamo potuto siamo stati bravi. Nel finale gol meritato».

Che valore ha per il secondo anno arrivare agli ottavi?

“Un risultato straordinario, superiore anche all’anno scorso. Avevamo Liverpool e Ajax, due mostri sacri del calcio europeo. Abbiamo vinto su tanti campi”.

Un risultato così rasserena lo spogliatoio? La frattura con Papu è ricomponibile?

“Al di là di quello che si scrive e dice io guardo la situazione in campo, devo sentirmi libero di fare le mie scelte a seconda anche delle gare. E’ un principio su cui non si può prescindere. Sul valore dei giocatori la risposta è questa sera”.

E’ venuto meno il principio?

“Bé, la cosa è nata così, è abbastanza evidente, ma dopo si va avanti, devo fare le scelte più utili alla squadra. Subivamo troppi gol e non riuscivamo a realizzarne, un allenatore deve anche prendere decisioni diverse, possono essere momentanee ma finalizzate a ottenere il massimo risultato”.

Si dimette?

“Il giorno in cui me ne andrò spero di andar via un giorno prima non uno dopo, e sarà sempre in assoluta conciliabilità con la società, c’è un rapporto tale che non ci sarà mai una rottura traumatica”.

Ci sarà un confronto con la società?

Ci parlo ogni giorno. La vittoria in Champions permette di programmare una stagione con i tempi. Non ho richieste particolari da fare, dobbiamo fissare un po’ di punti, strategie e situazioni, come tutte le grandi società. Quella di questa sera era una tappa fondamentale. Un conto era andare in Champions, uno in Europa League e un altro essere fuori da tutto”.

Si tornerà in Champions con Gasperini?

“Se non mi cacceranno… (ride, ndr). Una crudeltà pazzesca è non avere il pubblico in questi stadi e a questi livelli. Non abbiamo il peso di come la pensa la gente, in città non si vede nessuno, c’è solo chi parla e chi scrive. In tanti, ognuno dice la sua. Diventa molto difficile avere il polso della situazione della tifoseria. Spero che i tifosi siano contenti”.

Percassi?

“Lo sento adesso”.

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