Sul Corsera risponde in modo ironico ai sacerdoti. “Sui suoi miracoli possono testimoniare centinaia di portieri”

Massimo Gramellini in prima pagina sul Corriere della Sera ironizza simpaticamente sulla scaramuccia avvenuta tra i parroci napoletani e le istituzioni per l’attribuzione del nome di Maradona al San Paolo. Una situazione già assurda di partenza, se si considera che non si è mossa la Chiesa in quanto istituzione, ma alcuni parroci che hanno scritto al Vescovo e all’assessore per lamentarsi del fatto che venisse tolto il nome del santo nell’intestazione dell’impianto di Fuorigrotta per dedicarlo a Maradona
Comunque, scrive Gramellini, la soluzione sembra essere stata trovata in tempi brevi, lo stadio si chiamerà «San Paolo di Maradona»
Una scelta comprensibile, ma ancora troppo ambigua, perché lascia supporre che al mondo esistano anche altri San Paolo devoti a Cruijff o a Pelè. Una via d’uscita sarebbe la beatificazione di Maradona, sui cui miracoli possono testimoniare centinaia di portieri, e la conseguente intitolazione dello stadio ai santissimi Diego e Paolo, in rigoroso ordine alfabetico