«Luque stravede per Maradona e voleva passare alla storia come l’uomo che gli salvato la vita». Ma dopo le dimissioni, le sue scelte potrebbero averlo portato alla morte

Ulteriori rivelazioni sulla morte di Maradona arrivano oggi da Repubblica
Non è stato il dottor Leopoldo Luque a operare Maradona il 3 novembre. Era in sala operatoria, faceva parte dell’equipe chirurgica, disse al campione di essere stato lui a rimuovere materialmente l’ematoma subdurale dal suo cervello, ma non era vero
Per gli inquirenti, «Luque stravede per Maradona e voleva passare alla storia come l’uomo che gli salvato la vita».
Per quanto riguarda poi il post operatorio i tre magistrati che seguono l’inchiesta concordano
«nessuno si è davvero occupato della sua salute. Non era monitorato, si trovava in una struttura abitativa del tutto inadatta e incompatibile con il suo stato e non riceveva alcun trattamento per le patologie cardiache di cui soffriva».
Quella a cui era sottoposta Diego era una forma di sedazione più che una cura.