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Rugby, la nazionale australiana canta l’inno in eora per omaggiare gli aborigeni di Sidney

E’ accaduto ieri, in occasione della partita contro l’Argentina. Una svolta epocale visto che l’inno è accusato di non essere abbastanza inclusivo tanto che c’è chi chiede di cambiarne i versi 

Rugby, la nazionale australiana canta l’inno in eora per omaggiare gli aborigeni di Sidney

Impegnata in una partita contro l’Argentina, la nazionale australiana di rugby ha cantato per la prima volta il suo inno (“Advance Australia Fair”) in eora, idioma degli aborigeni appartenenti ai clan della zona di Sidney, dove si è disputato l’incontro.

Un evento epocale, racconta Repubblica, perché rappresenta un “riconoscimento senza precedenti
dell’importanza della comunità indigena che popolava l’Australia prima dell’arrivo dei colonizzatori
bianchi”.

I giocatori della nazionale si sono preparati per settimane all’appuntamento, con l’aiuto di un cantante degli eora.

In Australia il dibattito sull’inno nazionale di rugby va avanti da tempo, accusato di non comprendere versi abbastanza inclusivi. L’organizzazione “Recognition in anthem project” si batte da tempo per cambiare le liriche dell’inno in modo da riflettere anche i valori della vasta minoranza aborigena.

Alla luce di tutto ciò, la scelta della nazionale di rugby acquista ancora più importanza.

Gli aborigeni oggi rappresentano il 3% della popolazione australiana, sono 750mila su una popolazione di 25 milioni di abitanti. Non amano essere chiamati aborigeni, spiega il quotidiano, preferiscono la
definizione “native people”, nativi, o “indigenous Australians”, indigeni australiani.

Ogni clan ha il proprio nome. Gli Eora abitano nella regione costale attorno a Sidney, appunto.

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