Travolti gli uomini di Prandelli. La squadra di Gattuso è stata perfetta sotto porta, ottimo Insigne. Il Napoli sale al terzo posto in classifica
Il calcio è un gioco semplice: se tiri e segni, vinci le partite. Se tiri e non segni, come contro lo Spezia, le perdi. Sembra una massima alla Catalano, che ormai in tanti nemmeno sanno chi è, ma è la fotografia di Napoli-Fiorentina che si è rivelato la partita perfetta per il Napoli di Gattuso. Contro un avversario che neanche ha demeritato, anzi. Ha giocato persino un primo tempo brillante, ha colpito una traversa, ha costretto – con Ribery sempre meraviglioso da vedere – Ospina a un difficile parata bassa. Anzi, secondo le statistiche, il primo tempo della Fiorentina è stato superiore a quello del Napoli. Più possesso palla, più tiri in porta. Ma il risultato è stato di 4-0 al 45esimo, con tanti saluti agli amanti dei numeri.
È andato in scena il giorno perfetto per il Napoli. Il primo del 2021. Il primo dopo un mese esatto. Il 16 dicembre, pur perdendo, il Napoli aveva giocato un ottimo match a Milano contro l’Inter. E lo aveva fatto senza Osimhen e senza Mertens uscito per infortunio. Da allora, la squadra di Gattuso ha vissuto un periodo molto complicato, con due sconfitte (contro Lazio e Spezia), un pareggio acciuffato al 90esimo contro il Torino e due vittorie contro Cagliari e Udinese in extremis. Oggi è stata decisamente un’altra storia. Il Napoli ha travolto la Fiorentina 6-0, con 4 gol nel primo tempo. Come contro l’Atalanta. Il risultato migliore in vista della Supercoppa di mercoledì contro la Juventus.
La domanda che viene spontanea è: che cos’è cambiato oggi? Che cos’è successo? I detrattori di Fabian Ruiz diranno che la soluzione è stata la mediana Demme-Bakayoko. In realtà, a fare la differenza è stata la bravura del Napoli negli ultimi trenta metri. Napoli che ha giocato decisamente più in verticale che in orizzontale. E i risultati si sono visti. È andato in rete alla prima azione d’attacco, dopo quattro minuti, con Lozano che ha servito Petagna bravo a difendere il pallone e ad appoggiare a Insigne che ha segnato da centravanti d’area. Il capitano ha giocato bene in ogni parte del campo. È stato irresistibile per la difesa viola (oggi in rosso). Ha messo lo zampino sul secondo gol, altro assist di Petagna stavolta per Demme. E soprattutto sul terzo: splendida azione personale sulla sinistra, taglio alla Callejon (in campo ma dalla parte sbagliata) su cui Lozano si è fiondato come un rapace. Il quarto gol è stato di Zelinski da fuori area. E nella ripresa il quinto, ancora di Insigne, su rigore. E il sesto, di Politano, nel finale.
Il Napoli è così momentaneamente salito al terzo posto in classifica (sempre con una partita da recuperare), in attesa che si giochi Atalanta-Genoa e Inter-Juventus. Facendo tesoro delle esperienze passate, è bene gioire senza pensare troppo al futuro. Senza sognare chissà cosa. Qualsiasi discorso, in questo senso, suonerebbe prematuro. Di certo, però, è una vittoria che ha il merito di cambiare l’umore della squadra. Mercoledì sera, a Reggio Emilia, il Napoli si giocherà il primo trofeo della stagione, contro la Juventus già battuta dagli uomini di Gattuso in finale di Coppa Italia.