È entrato insieme con Politano che però ha toccato 26 palloni. Il nigeriano è parso un pesce fuor d’acqua, i tempi di recupero ancora incerti

Osimhen è rientrato. Per modo di dire. Ieri, in pieno stato di disperazione calcistica, Gattuso lo ha spedito in campo a Verona quando il punteggio era di 2-1 per la squadra di Juric. Una mossa senza alcun senso logico. Ha provato la mossa a sorpresa nella speranza che il dio del calcio si impietosisse. Così non è andata.
Osimhen è entrato al 65esimo. E ha giocato fino al 94esimo quando c’è stato il fischio finale. Ha giocato 29 minuti. Tanto. Un terzo di gara. Sapete quanti palloni ha toccato Osimhen? Cinque. Politano, che è entrato contemporaneamente al nigeriano, ha giocato la bellezza di 26 palloni. Il quintuplo.
Il nigeriano di fatto non ha giocato. Non è stato mai chiamato in causa. È parso un pesce fuor d’acqua. Le condizioni della spalla lasciano ancora a desiderare. C’è tanto lavoro da fare. Non sappiamo quando potrà avere una condizione accettabile. Dovrà proseguire con la fisioterapia, nella speranza che quella italiana risulti più efficace.
La vera domanda è: quando rivedremo l’Osimhen che abbiamo apprezzato all’inizio di campionato? La risposta è: non possiamo saperlo e, soprattutto, temiamo che non lo sappia nemmeno il Napoli.