Fu lo stesso attore ad avere l’idea prima di andare in scena a cantare Ciccio Formaggio , come racconta nella sua autobiografia
A 35 anni dalla scomparsa di Nino Taranto il Corriere del Mezzogiorno ricorda oggi un’aneddoto raccontato nella sua autobiografia “Una vita per Napoli” che parla della nascita della sua paglietta
Era il 1940 e Taranto doveva andare in scena e cantare Ciccio Formaggio
«La paglietta la porta Chevalier, la porta Spadaro – pensò – che cosa ho inventato di nuovo? Cominciai a ripassare mentalmente i versi della macchietta… Si mme vulisse bene overamente, / nun mme facisse ’ncujeta’ da ’a gente,/nun mme tagliasse ’e pizze d’a paglietta… Mi fermai, mi feci dare le forbici dalla sarta della compagnia e, dopo qualche minuto, la paglietta del caro amico aveva due punte. La rimisi in testa, tornai allo specchio e, per scaramanzia, tagliai la terza punta».
Tante saranno nei prossimi giorni le commedie in programma su Rai 5: Virata di bordo, scritta da Titina De Filippo, in collaborazione con Peppino per la regia di Giandomenico Giagni, con lo stesso Nino Taranto, Isa Danieli e Angela Luce; La morte di Carnevale di Raffaele Viviani; Bello di papà di Giuseppe Marotta e Belisario Randone e altre.