A Repubblica: «Ci spero. Sono favorevole al fatto che gli atleti possano fare il vaccino. Sarebbe importante, credo, a titolo di esempio per tutti. Come dire: vaccinarsi è importante»
Su Repubblica un’intervista alla pallavolista Paola Egonu. Potrebbe essere lei la portabandiera scelta per la cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Tokyo. Quel “nome a sorpresa” di cui ha parlato Malagò allo stesso quotidiano qualche giorno fa. Lei si esprime sulla possibilità.
«Mi piacerebbe, sarebbe un onore immenso. Ma io non ho saputo nulla e non ho parlato con nessuno. Però ci spero, è chiaro. Bello, bello. Ma dobbiamo aspettare. Come si fa a non emozionarsi, al solo pensiero di rappresentare un Paese, il tuo Paese?».
La Egonu parla della Nazionale, di quanto le manca. E di quanto sia diverso giocare in un club.
«Cambia tutto. In Nazionale si lavora sul lungo periodo. Nel club tutto si decide tra oggi e domani, gli obiettivi sono immediati, le partite si susseguono vorticosamente».
Sul vaccino agli atleti olimpici:
«Sono favorevole al fatto che gli atleti possano fare il vaccino. La gente sa cosa stiamo andando a giocarci, e sarebbe come se ci dicesse “andate lì e fate qualcosa di straordinario anche per noi”. Sarebbe importante, credo, a titolo di esempio per tutti. Come dire: vaccinarsi è importante. Ma decide la politica».