Lo spagnolo è l’uomo dei record: è quasi a quota mille singolari giocati, ed è anche quello che ne ha persi di più. Ma sono 19 anni che non esce dalla top 100
Feliciano López ha giocato contro l’australiano Li Tu, che non compare in nessuna classifica mondiale, e lo ha battuto in quattro set. Ma questo suo primo turno agli Australian Open segna invece un record: il tennista spagnolo è alla sua 75esima partecipazione consecutiva in torneo del Grande Slam. Lopez non ne salta uno dal 2002. Sono quasi 20 anni che timbra il cartellino del tennis ai massimi livelli. A 39 anni è ormai un monumento al pari di Federer e Nadal. Non è solo “l’unico spagnolo al mondo che gioca serve and volley”.
Dagli Open di Francia del 2002, ogni anno gioca Melbourne, Parigi, Wimbledon e New York. Solo il suo connazionale Fernando Verdasco gli si avvicina con 67 presenze di fila. Federer, è fermo a 65 volte di fila, terzo nella classifica all time.
Lo Spiegel sottolinea il dato: “chi scrive di Feliciano López scrive di statistica”.
Il viaggio attraverso i numeri di 24 anni di vita professionale di Lopez è quasi imbarazzante: 949 singolari, 493 vinti e 456 persi. Nessun professionista nella storia ha subito così tante sconfitte nel tour, ma nessuno ha anche disputato tanti tornei quanto López. Con la sua partecipazione al torneo di Auckland lo scorso anno, il suo 442esimo torneo, ha estromesso dal primo posto di questa classifica da “miglior perdente” il francese Fabrice Santoro.
Per 19 anni, dal 2002 al 2020, López è stato nella top 100 della classifica mondiale senza interruzioni, solo Roger Federer ha fatto meglio. Nel 2019, l’eterno López ha vinto il Queens sia in singolare che in doppio. A 37 anni. Il giocatore più anziano ad aver registrato un doppio successo in un torneo dall’allora 40enne Ken Rosewall nel 1975. Gli statistici registrano tutto: in carriera López ha battuto un totale di 9.784 servizi, con 3170 doppi falli.
López attribuisce questa sua longevità al fatto che “non ho mai avuto un grave infortunio in carriera”, e al suo modo poco dispendioso di giocare: “La mia tecnica ha mantenuto bassi i segni del tempo, non metto tutto in ogni colpo”.
È ormai il quarto decennio in cui López gioca a tennis a livello pro, e solo in quattro possono vantare un record del genere: Harold Solomon, Jimmy Connors, Guillermo Vilas e il succitato Santoro.
Nel frattempo è diventato anche direttore del torneo di Madrid. L’unico torneo che non può giocare.
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