A Sky: «L’allenatore deve essere giudicato, a me piace essere giudicato. L’unica cosa che non mi piace è che mi si attacchi a livello personale»
Il tecnico del Napoli è intervenuto ai microfoni di Sky dopo al vittoria contro la Juve
«Un Napoli in grandissima difficoltà per le tante assenze che abbiamo. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. La Juve meritava qualcosa in più, però grande spirito dei miei ragazzi. Abbiamo saputo soffrire e non prendere gol, ci voleva per il morale. Oa speriamo di recuperare»
Rammarico per le occasioni smarrite?
«Io analizzo solo che quest’anno non ho mai avuto gli attaccanti a disposizione e se siamo ancora attaccati lì e merito dei ragazzi. Se analizziamo delle partite potevamo portare a casa punti e non lo abbiamo fatto perché abbiamo regalato delle partite»
L’abbraccio di gruppo dopo la partita?
«Io non ho mai avuto dubbi sul gruppo perché senno prendevo il mio beautycase e me ne andavo. Ho sempre avuto la sensazione che qualsiasi cosa si propone la squadra ascolta. Ora si deve guardare avanti e vedremo cosa succederà»
Maledizione per l’infortunio di Ospina?
«Il calcio è così, bisogna essere bravi a non piangerci addosso»
Grande prestazione della difesa
«Rrahmani ha fatto una buona partita anche se non ha avuto troppo spazio fino ad oggi e Maksimovic merita i complimenti perché è a parametro zero, ma è gente che quando lavora lavora sempre bene»
La vittoria di oggi è una risposta per chi?
«Per nessuno. Il problema è che sono state dette tante cose, l’allenatore deve essere giudicato, a me piace essere giudicato. L’unica cosa che non mi piace è che mi si attacchi a livello personale, se poi pensano che non sono in grado di allenare il Napoli sticazzi. Poi posso andare anche sotto casa di chiunque, non è un problema. Con la società io sono un dipendente e la società mi deve giudicare, quando non andrò più bene mi cacceranno»
Pensa di aver perso punti con le piccole?
«Senza covid, con tutti i giocatori e senza giocare ogni tre giorni chissà dove eravamo. Avrei voluto giocare tutto il campionato con la squadra al completo, potevamo dire la nostra»
I baffi?
«Non avevo voglia di andare dal barbieri e mi sono stata prestare il rasoio di Valerio Fiori che secondo me gli avevano regalato vent’anni fa e mi ha lasciato un buco sulla parte destra. Così assomiglio a Lando Buzzanca nel film in cui fa l’arbitro»