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Napoli-Juventus 1-0, pagelle / Meret titolare morale, due attributi grandi come una casa

Rrahmani è l’hombre del partido. Speriamo che questa vittoria dia continuità al Napoli, ma le domande su Gattuso restano tutte

Napoli-Juventus 1-0, pagelle / Meret titolare morale, due attributi grandi come una casa

Oggi è un giorno di dolore per noi, Ilaria, e il primo pensiero va su tutto e tutti a Max per il suo papà. Sergio Gallo era un giornalista e grazie ai racconti di Max ho conosciuto un grande personaggio, che tra l’altro aveva vissuto la fase epica della redazione napoletana dell’Unità. Spesso nelle “trasferte” napoletane da Roma ho avuto la fortuna di essere ospite del signor Sergio e di sua moglie Sofia, coppia meravigliosa, animata da una formidabile dialettica. Mi ha sempre colpito e fatto riflettere la sua decisione di non scrivere più dopo la pensione. Il nostro sarà pure il lavoro più bello del mondo, ma prima vengono la vita, la famiglia, le cose che non sei riuscito ancora a fare o a goderti. Un abbraccio forte forte alla signora Sofia, a Max e a Daniela.

 

Napoli-Parma 2-0, le pagelle di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia. 

MERET. Mors tua, vita mea. Ospina non ce la fa e in extremis il giovane Meret si ritrova tra i pali di una partita contro la Giuve. Ed è per lui una partita scintillante, in cui sfoggia un repertorio impressionante del suo talento: uscite, parate, respinte, senso della posizione. E’ decisivo almeno quattro volte. Conferma ancora una volta che non merita l’alternanza con Ospina. Meret è il titolare morale – 8

Quando si dice la sorte, Fabrizio. Il ragazzo ha mostrato due attributi grossi come una casa. Parate decisive, riflessi prontissimi. E persino la resistenza stoica nel finale, quando quasi non riesce a muoversi. Straordinario – 8

DI LORENZO. Gli toccano in sorte le sceneggiate di Chiesa, il più grande simulatore del campionato nonché provocatore a getto continuo, istigato da Pirlo in panca. E tutto questo già vale la sufficienza – 6

“Di Lorenzo è già ammonito, devi puntare lui”. È questa la maestosa tattica di gioco di Pirlo. Hai ragione, il voto del buon Giovanni è già tutto qui – 6

RRAHMANI. L’hombre del partido. La manata di Chiellini fa male ma garantisce il penalty dell’insperata vittoria. Poi la prestazione: possiamo considerare, Ilaria, il suo vero esordio nel Napule. Non teme Cristiano né Morata e li anticipa sovente in modo magistrale – 7,5

La trasfigurazione di Amir. Non solo riesce a contrastare Morata e Ronaldo (e già qui è sembrato di assistere ad un film di fantascienza), ma combatte con le unghie e con i denti e rimane concentrato fino alla fine. Surreale l’urlo al momento della smanacciata di Chiellini. Nostro Signore Amir delle sorprese. Una partita fantastica – 10  

MAKSIMOVIC. Stasera la prudenza azzurra non è disperante come a Bergamo. E questo fa bene anche al Corazziere Serbo che finalmente torna su livelli più che accettabili. Ne prende tante di testa e provoca una goduria liberatoria con quei lanci di rinvio nel finale. Sticazzi, direbbe Mister Veleno, la dannata costruzione dal basso – 6,5

Non ha sbagliato praticamente nulla – 7

MARIO RUI. Anche Marittiello si riscatta, nonostante qualche palla persa e vari traversoni zazzariati. Soffre con Cuadrado e poi con Chiesa ma resiste e non demorde – 6,5

Cala un po’ sulla distanza, perché dal suo lato si preme parecchio. Ma ne viene fuori anche lui con tanta grinta – 6,5

BAKAYOKO. Stasera tocca a lui tenere in piedi la zona del centro. Ghermisce una quintalata di palloni: talvolta arresta e crea, altre arresta e distrugge. Ma il giudizio è largamente positivo. Se non altro perché per abbatterlo ci vogliono solo le pallonate – 7

Vince diversi duelli grazie al fisico, ma è troppo lento e nella macchinosità dei movimenti commette diversi errori. Ma glieli perdoniamo: il lavoro di diga gli è riuscito bene – 6,5

ZIELINSKI. L’unica insufficienza della serata è la sua. L’amato Piotr oscilla titubante e confuso tra le due fasi – 5,5

E’ che non ci mette nemmeno una ntecchia di anima – 5,5

ELMAS dal 64’. Il Macedone fa massa critica, diciamo così. Il Napule s’incatena davanti a Meret e lui dà una mano – 6

Tocca poche palle e commette qualche errore di troppo, mi è sembrato un po’ confuso – 6

POLITANO. E’ il meno vivace tra El Tav e il Capitano, epperò lo spirito della sofferenza eleva pure la sua partita anodina, senza guizzi decisivi – 6

Molta applicazione ma con risultati modesti – 6

FABIAN RUIZ dal 64’. Ritorna in campo, questa la notizia principale su Fabian. Non realizza granché ma almeno è accorto – 6

Di questi tempi, anche non fare danno è un risultato – sv

INSIGNE. Assafà la Madre Celeste. Stavolta la psiche spesso fragile del Capitano si prende la sua vendetta e centra due obiettivi con un colpo solo. Cento gol con un rigore segnato contro la Juve. Speriamo che questo contribuisca alla sua evoluzione mentale. Per il resto è insolitamente pragmatico, non velleitario come al solito – 7

Finalmente si scrolla di dosso il peso del rigore fallito e proprio contro la squadra con cui aveva toppato. Speriamo che non sia il solito lampo. E’ in età da capire che la maturità o la acciuffa adesso o diventa troppo tardi – 7

LOBOTKA dall’87’. Senza voto

sv

LOZANO. In una partita del genere, catenaccio e cuore, l’Alta Velocità de Mexico assicura i soliti servizi: dribbling e falli a nostro favore. Perdipiù sul binario di sinistra. Il finale è stoico. Come Enrico Toti, che va all’assalto dei bianconeri con una gamba sola (speriamo, Ilaria, che nessuno trovi indecente e vergognoso il paragone tra l’eroe ed El Tav, per una volgare partita di pallone) – 7

Stoico è dir poco, Fabrizio. L’urlo con cui manda la palla in fallo laterale, quando nemmeno si regge in piedi per calciare, dice tutto. Questo è un guerriero, un gladiatore. Secondo te, i compagni, lo tratteranno come negli uffici pubblici si tratta chi vuole sempre lavorare? – 10

OSIMHEN. Allunga, stringe, allarga. Tutto con il corpo, però. Non riesce a rendere giocabile nessuna palla – 6

Sempre spalle alla porta. Ad un certo punto mi è sembrato Petagna – 5

PETAGNA dal 75’. Non tocca mai la pelota. Meglio non dare giudizi – senza voto

sv

GATTUSO. Il Napule batte la Juventus in un momento topico per Mister Veleno. Stavolta il catenaccio non è tremebondo come nella semifinale di Coppa Italia. La sofferenza è di carattere, senza derive nichiliste. Possiamo solo sperare che questa vittoria adesso assicuri un po’ di continuità. Per arrivare al divorzio di fine stagione con qualcosa in tasca. Poi lui si libererà di noi e noi di lui. Come ha detto stasera, Ilaria? Se a Napoli non lo vogliono più, sticazzi! – 7

Quello che non capisco, caro Fabrizio, è come mai il Napoli giochi così a fasi alterne. Mi basterebbe vedere sempre il sacrificio e la compattezza visti stasera per ritenermi soddisfatta. Qual è il ruolo di un allenatore? Dare una sembianza di gioco alla sua squadra? Questo Napoli non ce l’ha. Dare carattere ai suoi giocatori? Veleno? Questa squadra non ce l’ha. E allora, cosa serve davvero a questo Napoli? Forse altri giocatori? Ma soprattutto, come abbiamo fatto a vincere, stasera, contro la Juventus, giocando da squadra? Perché oggi sì e altre volte no? Per tutte queste domande, non posso dare un voto a Gattuso, stasera – sv

ARBITRO DOVERI. Tolleranza zero contro i metodi sporchi di Chiellini. Un esempio per tutti gli arbitri. Bravo e coraggioso – 7

Non ha visto il rigore, non ha dato il doppio giallo a Chiellini. Tanto un esempio non lo so  

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