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Seedorf: “Non mi fanno allenare perché sono nero”

“Al Milan ho fatto un ottimo lavoro, ma dopo zero chiamate. Perché Vieira deve andare a New York, Henry in Canada?”

Seedorf: “Non mi fanno allenare perché sono nero”

«Ho giocato 12 anni in Italia: dopo il Milan, pur avendo fatto un ottimo lavoro, zero chiamate. L’Olanda è il mio Paese: zero chiamate. Quali sono i criteri di scelta? Perché grandi campioni non hanno chance in Europa dove hanno scritto pagine di storia del calcio? Perché Vieira deve andare a New York, Henry in Canada? Per gli allenatori di colore non ci sono pari opportunità».

E’ la denuncia di Clarence Seedorf in un’intervista alla Gazzetta ripresa dal Libero. Secondo l’ex campione e allenatore del Milan non è un problema di competenze, ma la scarsa considerazione deriva da pregiudizi raziali. Nei cinque grandi campionati del Vecchio Continente nessuno dei 98 allenatori è di colore, scrive Libero. L’unico era Patrick Vieira, esonerato dal Nizza a dicembre. Solo Nuno Espirito Santo (in carica al Wolverhampton) ha origini africane.

Lilian Thuram in un’intervista del 2015 a L’Equipe disse che «ci sono pochi allenatori neri perché pensano che siamo stupidi».

In Inghilterra dove il tema è sempre caldissimo, e molto più sentito che da noi, a giugno è partito un corso finanziato da FA, Premier e Assocalciatori inglese per aumentare il numero di allenatori neri, asiatici e di minoranze etniche che altrimenti avrebbero poche possibilità di accesso al grande football.

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