Affida il racconto del suo dramma a La Stampa: «Ho la retinite pigmentosa, l’unica speranza è nelle scoperte future della scienza»
Totò Cascio, il bambino di Nuovo Cinema Paradiso, racconta a La Stampa il suo dramma, la malattia che rischia di portarlo alla cecità: la retinite pigmentosa.
«La mia – racconta oggi – è stata una vita bella, confortata da un buon successo. Poi ho avuto problemi agli occhi. Gravi, molto gravi. Mi sono dovuto fermare a causa di una retinite pigmentosa». Aggiunge: «Non ne ho parlato mai, se non a chi conoscevo bene. Così, per quella naturale riservatezza che interviene quando si deve parlare delle proprie cose, soprattutto quando sono negative. E anche perché ero sprofondato in un periodo buio, anche interiormente». Un sospiro: «È la prima volta che lo racconto pubblicamente. Mi ero chiuso in me stesso. Pazzesco».
Oggi Totò – scrive La Stampa – ha 42 anni.
La malattia di cui soffre è una degenerazione genetica della retina. Difficile da curare.
«Miglioramenti? No. Questa patologia comporta la perdita quasi totale della vista, ci vedo pochissimo». Il futuro? «Grazie a Dio ci sono delle speranze nelle conquiste future della medicina. Spero sempre nella scienza, bisogna credere nella scienza. Grazie a Dio ho tanta fede. Ma ho vissuto anni difficili. Difficili».