Anche se il rapporto Sheldon lo scagiona (“Non ha insabbiato le denunce”), ora potrebbe perdere tutti i riconoscimenti della sua carriera, compreso un MBE e il posto nella Hall of Fame

Quando Clive Sheldon – l’autore dell’inchiesta indipendente sulla pedofilia nel calcio giovanile inglese che ha sconquassato il Regno Unito in questi giorni – ha interrogato Dario Gradi sulla sua squalifica a vita, decisa dalla federcalcio britannica nel 2016, lui è caduto dalle nuvole: “Non sapevo nemmeno di essere stato squalificato”, ha confessato poi al Times.
Nel frattempo Gradi, che ha allenato il Crewe Alexandra, una delle otto società più esposte nell’inchiesta, consecutivamente per ventiquattro anni, si era ritirato proprio a seguito della pubblicazione, nel 2016, di un altro rapporto commissionato dal Chelsea sugli abusi nelle giovanili.
La vicenda del tecnico italiano coinvolto nel più grosso scandalo di abusi sessuali dello sport inglese, è paradossale. Gradi era accusato di non aver informato altri membri della sua società della condotta di Eddie Heath, all’epoca allenatore delle giovanili e capo degli osservatori del Chelsea, poi condannato per pedofilia. Insomma, per aver taciuto sul sistema, per non averlo denunciato.
Ma Gradi era anche un rispettatissimo membro dello sport britannico: nel 2004 è stato inserito nella hall of Fame del calcio inglese, e nel 2011 premiato ai Football League Awards 2011 per “l’eccezionale contributo nella Football League”. Di più: Nel 1998 era stato insignito anche con un MBE, un riconoscimento molto importante che lo Stato assegna a chi si è distinto nel proprio lavoro. Un’onorificenza tipo il Cavaliere del lavoro italiano.
Il rapporto Sheldon lo scagiona. L’autore dell’inchiesta ha detto che Gradi è stato “vago su alcune cose” durante la sua intervista. Ma anche:
“Ha cercato di aiutare, mi ha dato risposte veritiere. Potrebbe essere stato vago su certe cose, ma nel complesso ho sentito che era sincero. Circolavano molte voci su Dario Gradi eccessivamente vicino ai ragazzi, e la gente si lamentava anche del fatto che Dario Gradi ospitasse dei ragazzi a casa sua. Ma non ci sono prove che Dario Gradi abbia agito in modo inappropriato con nessuno dei ragazzi che sono rimasti a casa sua o con nessuno dei ragazzi con cui stava lavorando”.
Ora, secondo un’organizzazione creata da sopravvissuti ad abusi sessuali su minori nello sport, The Offside Trust, a Gradi dovrebbe essere quantomeno ritirato l’MBE. Anche se Gradi ha scoperto di essere stato bandito solo ora, con la pubblicazione del documento e la conferma informale da parte della Federcalcio.
“Stiamo scrivendo a Cabinet Office per richiedere la revoca dell’MBE”, ha detto l’Offside Trust. “Inoltreremo richieste simili alla PFA e alla Football Hall of Fame per revocare gli altri riconoscimenti”.