Le dichiarazioni di Ceferin su un’eventuale esclusione delle sedi che non accetteranno l’ingresso dei tifosi ha spaventato anche l’Italia che si è subito mossa
Dopo le dichiarazioni del presidente Ceferin riguardo all’esclusione dagli Europei degli stadi che si rifiuteranno di ospitare tifosi, molti Paesi si sono messi all’opera per scongiurare un cambio di sedi che costerebbe sicuramente in termini di riorganizzazione e di introiti
Come riporta il Messaggero, Andrea Coia, assessore al turismo della giunta Raggi a Roma, ha messo in guardia su tale eventualità.
“Da quello che sappiamo, purtroppo, c’è il rischio che Roma non ospiti la competizione. Per questo siamo al lavoro per capire come aprire lo stadio, almeno con una capienza ridotta”
L’idea su cui sta ragionando il Campidoglio sarebbe quella di aprire lo Stadio Olimpico al 50% della capienza, consentendo l’ingresso a tifosi col pass vaccinale Covid. A questo proposito l’assessore allo Sport e commissario straordinario di Roma Capitale per Euro 2020, Daniele Frongia, ha dichiarato:
“Siamo in contatto diretto con la FIGC, la UEFA e il governo. Siamo convinti che sarà confermata sia la gara inaugurale (Italia-Turchia, 11 giugno ore 21:00) sia le altre tre che si disputeranno allo Stadio Olimpico”.