Basta incrociare i dati del governo con quelli della Regione Campania. La speranza è che si sia trattato di un errore
Nella giornata di venerdì il Governo ha diffuso, per la prima volta, i dati relativi all’avanzamento del piano vaccinale.
Si tratta di dati finalmente completi, dopo che per giorni le regioni hanno fornito dati disomogenei impossibili da confrontare e inadatti a capire il reale andamento della campagna vaccinale.
Dall’analisi delle tabelle fornite, salta all’occhio, in quella dedicata al personale sanitario, la situazione della regione Campania.
Secondo il Governo, su una platea di 178.004 persone, ad aver ricevuto almeno la prima dose sono stati in 96.996, mentre oltre 81.000 persone risultano ancora da vaccianre.
Si tratta del 45,5% di tutto il personale, quasi uno su due. Una percentuale altissima, superiore a quella di tutte le altre regioni, più che tripla rispetto alla media del Paese, dove a non essere vaccinato è appena il 13,76% del personale sanitario.
Analizzando, però, i dati forniti dalla Regione Campania il 27 marzo, probabilmente possiamo capire le ragioni di tale differenza.
La Regione, infatti, asserisce di aver somministrato la prima dose di vaccino a 92.152 persone, pari al 93,65% del totale degli aderenti. La Regione non indica il numero degli aderenti, ma con un semplice calcolo matematico si ricava ed è pari a 98.400 persone.
Nella tabella del Governo, però, la platea del personale sanitario della Campania ammonta, come abbiamo visto, a 178.004 persone. Se sono in 98.400 ad aver aderito, vuol dire che 79.600 appartenenti al personale sanitario hanno deciso di non vaccinarsi.
Stando ai dati diffusi dal Governo e dalla Regione Campania, quindi, quasi la metà (il 44%) di medici, infermieri e operatori socio sanitari non ha aderito, sinora, alla campagna vaccinale. Un caso unico in Italia, del quale, se non fosse dovuto ad un errore nella trasmissione dei dati (che però non rileviamo) dovrebbe occuparsi immediatamente il Ministro della Salute Roberto Speranza, il quale ieri, proprio mentre venivano diffusi i dati che abbiamo riportato, aveva dichiarato, a chi gli chiedeva se il Governo stesse valutando di emanare una norma che prevedesse l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario: “penso che la stragrande maggioranza dei nostri operatori sanitari abbia risposto immediatamente in maniera positiva a questa chiamata al vaccino, dando il buon esempio. Ora noi stiamo verificando i numeri definitivi”.
Sempre che i dati diffusi da Regione e Governo siano corretti (ma finora nessuno ha smentito, corretto, né precisato nulla, eppure sono passate oltre 24 ore), pare proprio che in Campania il buon esempio non sia stato affatto dato e che, al contrario, una legge in materia sia quantomai urgente.