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Per la giornata mondiale della poesia Mertens l’ha messa nell’angolino

Perché Osimhen è così nervoso? Perché Allegri viene osannato come un Messia? Perché dice cose normali in mezzo a molte scemenze

Per la giornata mondiale della poesia Mertens l’ha messa nell’angolino

Mertens rientra nel suo completino, la notizia va registrata con gioia.

Per la giornata mondiale della poesia il Benevento ha pensato bene di battere la Juventus a Torino.

Il ciuffo di Fonseca sempre in ordine, lui sempre inappuntabile, Gattuso invece con quelle scarpe bianche che nemmeno più sull’erba di Wimbledon. Solo esempi, conterà anche lo stile come dicono in tanti, ma per una serata ci teniamo le scarpe bianche.

Che il commento precedente non distolga l’attenzione dal fatto che nel complesso Gattuso continui a non piacermi.

Per la giornata mondiale della poesia Mertens l’ha messa nell’angolino. Non era morto, stava addirittura in piedi.

Dopo molti mesi mi sono accorto che Elmas ha la maglia numero 7, senza scomodare De Gregori, se indossi la maglia di Cavani e Callejón devi giocare un po’ meglio.

Ho guardato un po’ di Fiorentina-Milan, quando è entrato Calle ho spento.

Per la giornata mondiale della poesia Politano ha fatto un assist di testa a Mertens che ha segnato di testa.

Pellegrini è figlio di Fonseca? Si assomigliano.

Il Napoli ieri ha dominato senza troppa fatica. Non è la risposta ma la grande domanda: perché non lo ha fatto più spesso?

Nel tentativo di rovinare la giornata mondiale della poesia Gattuso ha inserito Bakayoko, che si è fatto solo ammonire, nemmeno lui è abbastanza scarso per la Roma vista in campo.

Osimhen perché entra e vuole litigare con tutti? Perché non si tranquillizza un attimo? Gliene faranno di falli, questo è solo l’inizio. Rialzati, corri di nuovo e segna.

Per la giornata mondiale della poesia Hjsay fa un’altra buona partita.

È morto ieri il grande poeta polacco Adam Zagajewski, Zielinski gli dedica un’altra partita stupefacente. Ogni tanto si fa fare fallo per riposarsi.

Che meraviglia la rovesciata di Pellè, roba da copertina album Panini.

Trovo divertenti e un po’ tristi quelli che adesso attaccano Pirlo ritenendolo un incapace, sono gli stessi che gli hanno perdonato tutto fino a qua, chiamandolo Maestro senza che avesse mai allenato; rimpiangono addirittura Sarri, pensa te, colui che avevano salutato come quello che sputa per terra, con le cicche di sigaretta, la polo. Non che il giubbotto lucido che usa Pirlo da inizio stagione (forse ci dorme pure) sia meglio della polo o di una felpa.

Allegri dopo l’intervista a Sky viene osannato come una sorta di messia, perché? Perché dice cose normali, in mezzo a molte scemenze.

Ditemi quello che vi pare, ma un arbitro che si chiama Abisso e che nella giornata mondiale della poesia non concede un rigore a Chiesa non si può che apprezzare.

Nel tentativo (un altro) di rovinare la giornata mondiale della poesia Gattuso ha inserito Manolas. Dice che Maksimovic avesse i crampi, cioè stava come sta sempre.

Durante l’intervallo ho portato fuori i cani, mi hanno guardato e detto di non aver fretta, tanto sarebbe finita così. Quante ne sanno.

In occasione della giornata mondiale della poesia Venezia era bellissima, pure l’Olimpico.

Pirlo ha sempre la mani in tasca. Pioli dice sempre dai dai dai. Prandelli dice sempre vai vai vai. Gattuso urla come un ossesso. Fonseca muove le mani come a dire dai e vai. Italiano, quando lo Spezia segna, abbassa la testa e cammina come se la faccenda non lo riguardasse. Ballardini sta sempre teso come se lo avessero inchiodato.

Ogni tot di settimane qualcuno intervista Galeone e gli domanda un parere su questo o su quell’altro allenatore. A Galeone. Uno che non sapeva difendere, che poteva fare 4 gol, poi prenderne 8, divertente, per carità.

Allegri ha detto che per fare un certo tipo di gioco, compresa la costruzione da basso, il possesso palla, giocare palla a terra, devi avere quasi tutti i calciatori che posseggano il tocco, altrimenti diventa un problema. Lo sappiamo, Max, almeno noi.

Ha poi detto: In Europa vanno a cento all’ora e non per trovar la bimba loro ye ye ye ma per eliminarti. Senza pietà.

La mascherina verde col numero 10 di Edo De Laurentiis perché? Il problema del barbiere resta, ma la ricerca si complica perché sono chiusi.

Il Napoli di ieri sera mi è piaciuto molto spero che continui, e mi auguro che serva.

A Verona vincono tutti tranne noi.

Per la giornata mondiale della poesia è rientrato Lozano.

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