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Una vera e sana rifondazione del Napoli potrà avvenire solo senza Champions

POSTA NAPOLISTA – Il Napoli deve ricostruire ex novo, partendo daccapo con un progetto nuovo, fatto di uomini (calciatori, direttore sportivo, allenatore e staff tecnico) nuovi.

Una vera e sana rifondazione del Napoli potrà avvenire solo senza Champions
foto Hermann

Il calcio è così: oggi ti dà, domani ti toglie. Il Napoli l’anno scorso col Sassuolo ha vinto due volte (entrambe con Gattuso in panchina): a Sassuolo vinse per 2-1 con un autogol di Obiang al 94esimo e dopo aver disputato un primo tempo a dir poco imbarazzante, nel quale il Sassuolo avrebbe ampiamente meritato di realizzare almeno altre due reti, a Napoli vinse per 2-0 con un gol di Hysaj dopo otto minuti e il raddoppio di Allan al 93esimo e nel mezzo tanto Sassuolo, che andò al tiro molte volte, vedendosi tra l’altro annullare ben quattro reti dal VAR per posizioni di fuorigioco millimetriche (come quella di Insigne ieri).

E a chi distrattamente e/o pretestuosamente sostiene che il Napoli ieri ha subito troppo il gioco del Sassuolo per colpa della “scellerata” e testarda idea di Gattuso di giocare con due centrocampisti centrali (Demme e Fabian Ruiz) con Zielinski in posizione di sottopunta (e meno male, visto che è stato di gran lunga uno dei migliori in campo!), si fa sommessamente notare che lo scorso anno il Napoli affrontò il Sassuolo giocando con i tre centrocampisti centrali (con il “vertice basso”) e le cose andarono meglio solo per quanto concerne il risultato finale, ma non dal punto di vista del gioco. Si fa altresì notare che anche il Sassuolo ha giocato con due centrocampisti centrali: Locatelli (che fino all’anno scorso aveva sempre giocato in un centrocampo con tre centrali…) e Maxime Lopez (un centrocampista leggero e dalle spiccate qualità offensive…). Eppure a Napoli c’è ancora che continua a pensare che i problemi degli azzurri siano ascrivibili al “modulo”…
P.S.: per quanto riguarda lo sfogo di Insigne a fine gare e le presunte frasi ingiuriose rivolte ai suoi compagni di squadra, “rei” di aver cagionato, con i loro errori, la mancata vittoria del Napoli, mi sia consentito porre un interrogativo. E allora cosa avrebbero dovuto dire ad Insigne i suoi compagni per le tante partite perse/non vinte a causa dei suoi innumerevoli errori sotto porta?
Si è squadra quando si vince e quando si perde (o si pareggia), quando i punti li fanno perdere gli errori di un attaccante e quando invece l’errore lo commette un difensore o un centrocampista. Un vero capitano, prima va a consolare il compagno che ha sbagliato, poi nello spogliatoio, lontano dall’occhio indiscreto delle telecamere, sfoga tutta la sua rabbia e delusione.
P.P.S: correva l’anno 2003/2004, ed io ero tra i pochi che si “auguravano” il fallimento della SSC Napoli in quanto fermamente convinto che solo fallendo il Napoli sarebbe potuto ritornare in alto (e i fatti mi hanno dato ampiamente ragione)…

…anno 2020/21: oggi come allora sono sempre più convinto che solo mancando la qualificazione alla prossima Champions League il Napoli potrà porre in essere una vera e propria rivoluzione/rifondazione a 360°, a questo punto necessaria più che mai per poter tornare a lottare per le posizioni di vertice. Il Napoli deve ricostruire ex novo, partendo daccapo con un progetto nuovo, fatto di uomini (calciatori, direttore sportivo, allenatore e staff tecnico) nuovi.

La volta scorsa ho parlato di un eventuale, quanto allo stato attuale improbabile, arrivo a Napoli di Marcelo Bielsa: più giorni passano e più mi convinco che, probabilmente, è proprio l’uomo che ci vorrebbe a Napoli per riportare entusiasmo, e a chi si mostra ancora scettico sulla bontà di questo progetto, invito a visionare e ascoltare attentamente questo video.

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