La Faz racconta “quella volta che il Primo ministro macedone lo aspettò alla frontiera indossando la sua maglia”

Il 12 novembre 2020 è una data storica per la Macedonia del Nord. Da quel giorno i macedoni associano la giornata, un giovedì, a un uomo: Goran Pandev. Che ora viene celebrato anche dalla stampa tedesca, di fianco all’ignominia riservata alla Germania, battuta 2-1 a Duisburg da due gol “napoletani”: quello di Elmas, decisivo, e il primo appunto dell’ex attaccante azzurro.
Pandev è un mito, in Macedonia. Un mito vero. La Faz racconta che dopo il gol della storica qualificazione agli Europei, quest’estate nello spareggio contro la Georgia a Tbilisi, il primo ministro Zoran Zaev partì a mezzanotte per accoglierlo con tutti gli onori del caso all’aeroporto. Poiché il volo di ritorno da Tbilisi non poté atterrare all’aeroporto di Skopje a causa della fitta nebbia, finì a Pristina, in Kosovo. Zaev, che, come Pandev, proviene da Strumica, vicino al triangolo di confine tra Macedonia del Nord, Grecia e Bulgaria (ne è stato anche il sindaco), si appostò allora al confine, aspettando il bus della squadra al valico di frontiera di Blace. Indossava la maglia di Pandev.
La Faz riepiloga la carriera di Pandev, dal FK Belasica all’Under 19 dell’Inter fino al triplete e agli ultimi mesi al Genoa. Il ritratto di un campione vero che non ha mai – lui per primo – considerato l’ipotesi di essere un fuoriclasse.
Il suo paese era scampato alla guerra civile dopo che le tensioni tra i gruppi etnici slavi e albanesi, che costituiscono un quarto della popolazione, si erano intensificati. Lì è sbocciato Pandev. “I primi anni in Italia sono stati molto duri, ma estremamente istruttivi”, ricorda lui stesso, che nel frattempo ha anche acquisito la cittadinanza italiana. All’inizio i dirigenti del club dell’Inter non sembravano convinti al cento per cento del suo lavoro, poi con loro e Mourinho vinse tutto, nel 2010.
“Góce”, come viene chiamato nella sua città natale, ha in programma di ritirarsi dal calcio professionistico questo autunno. Vorrebbe dare il suo galà di addio ad ottobre, nello stadio nazionale di Skopje, durante la gara di ritorno contro la nazionale tedesca.
La prossima estate, la “reprezentacija” giocherà nel Gruppo C degli Europei con Olanda, Austria e Ucraina. Due delle tre partite si svolgeranno a Bucarest, a poco meno di 600 chilometri dalla città natale di Pandev.