A Sky: «Tutti i giorni bisogna sentirsi sotto esame se si vuole migliorare. E’ normale che tutti gli allenatori siano sotto esame e io in particolare perché sono alla prima esperienza».
La Juve vince contro il Genoa 3-1. Nel post partita ai microfoni di Sky ha parlato il tecnico bianconero, Andrea Pirlo.
Un primo tempo perfetto.
«Avevamo interpretato la gara bene, partiti con l’atteggiamento giusto poi a fine primo tempo abbiamo subito il gol per mancanza di concentrazione. Ci era già capitato in altre partite, poteva costarci un inizio secondo tempo diverso. Ci siamo abbassati troppo, abbiamo rischiato in qualche occasione e non abbiamo sfruttato al meglio alcune occasioni».
Parlava spesso con Chiellini. Ronaldo quando non segna sbuffa, si arrabbia.
«Ci teneva a fare gol, la partita si era messa in una certa maniera, fa parte dei campioni che vogliono mettere sempre il segno sulle gare, cose normali che capitano. Con Giorgio parlavo della partita: stavamo pensando ad un cambio di modulo».
Quest’anno ho l’impressione che ti sia capitato l’anno che prima o poi doveva capitare: quando si stacca il cervello nei calciatori, sono umani, dopo nove scudetti…
«Purtroppo è capitato in qualche partita dove abbiamo perso punti per strada, non con dirette concorrenti, ma in partite che sembravano abbordabili. Oggi avevamo fatto un ottimo primo tempo, sembravamo dominare, qualche disattenzione ci ha portati a faticare di più del dovuto».
Si sente ancora sotto esame?
«Tuti i giorni bisogna sentirsi sotto esame se si vuole migliorare, ogni gara e allenamento è importante per la crescita. E’ normale che tutti gli allenatori siano sotto esame e io in particolare perché sono alla prima esperienza. Ho la passione del calcio da sempre, le difficoltà mi spingono a migliorare».
Se dovessi darti un voto fin qui?
«Mi darei un sei di stima perché potevo sicuramente fare di più, quando non raggiungi certi risultati la responsabilità è sicuramente dell’allenatore».
Chiederai ad Agnelli di trattenere Dybala?
«Queste sono cose che riguardano la società, ho la fortuna di allenare campioni, Dybala è uno di questi, cerco di sfruttarlo al meglio ad ogni partita, ora è tornato e ci aiuterà per il finale di campionato, al resto penseranno i dirigenti».
La sostituzione di Cuadrado?
«Era già ammonito e abbiamo preferito cambiarlo».
Qual è la tua idea di gioco?
«La mia idea di calcio è quella di dominare di più il gioco, per tante vicissitudini non siamo riusciti ad interpretarla in tutte le partite, ma voglio continuare su questa linea, i giocatori sono a disposizione, lavoreremo per farla riuscire meglio».