L’acquisto di Maignan è anche un segnale della società a tutti i dipendenti: il Milan non aspetta nessuno, nemmeno il miglior giocatore in rosa

Il Milan ha detto addio a Gigio Donnarumma. Lo ha sostituito con Mike Maignan, fresco campione della Ligue 1
con il Lille. Costato 13 milioni più 2 di bonus, il 25enne francese secondo le stime di mercato Transfermarkt ne vale 25, quasi il doppio.
Libero elogia la prova di forza del club e soprattutto il messaggio mandato a tutto il gruppo: non si accettano ricatti. Scrive:
“Certo, è un ripiego a Donnarumma e al ritardo con cui è stato gestito il suo rinnovo, ma è anche il modo migliore visto il rapporto qualità-prezzo per rimediare all’errore. È anche un segnale della società a tutti i dipendenti: il Milan non aspetta nessuno, nemmeno il miglior giocatore in rosa, e non è disposto a farsi ricattare, nemmeno dal capitano”.
Il rinnovo era sul tavolo, con gli ingredienti giusti per chiudere l’affare. E’ evidente che Donnarumma avesse già deciso.
“Ma è anche vero che il Milan ha offerto il massimo possibile al suo portiere e al suo agente Raiola, alzando bandiera bianca solo quando la trattativa è diventata quanto di più simile ad una presa in giro. Non più tardi di un mese fa, infatti, Maldini ha ribadito a Raiola l’ultima offerta del Milan, un biennale da 7 milioni più 1 di bonus corredato da una clausola da 20 milioni in caso di mancato accesso alla Champions per agevolare la voglia di Europa del portiere. La richiesta di Raiola è sempre stata di 12milionie da lì non si è mai mossa: di fatto, la trattativa non è mai iniziata”.