Stavolta i casi sono Politano e Pessina. Era successo anche nel 2016 con l’Italia di Conte (e tante altre volte). L’attaccante del Napoli avrebbe meritato gli Europei
Le polemiche che accompagnarono le convocazioni di Antonio Conte per gli Europei del 2016 furono tra le più accese. In parte perché il sentimento anti-juventino è sempre stato particolarmente diffuso, ma soprattutto perché nell’elenco dei calciatori che avrebbe avuto a disposizione rientravano una serie di nomi poco convenzionali, per così dire. Sturaro, Eder, Parolo, Giaccherini tra quelli più discussi. Eppure, dopo aver visto le gesta di quella Nazionale, umile ma organizzata e compatta come poche altre, tutti si dovettero ricredere. La lezione, nemmeno troppo difficile da comprendere, è che il commissario tecnico sceglie in base alle garanzie tecnico-tattiche che può ottenere da un giocatore in base al calcio che ha in mente di proporre. Il valore assoluto non è il primo criterio di valutazione in tal senso. Ecco, fatta anche questa doverosa premessa, comunque non è del tutto chiaro perché non convocare Matteo Politano e di conseguenza preferirgli Federico Bernardeschi.
La spiegazione più razionale e condivisa è la duttilità dell’esterno della Juventus, che può ricoprire praticamente ogni ruolo sul lato sinistro del campo: l’ala, la mezzala e l’esterno basso. Peraltro, in quest’ultima zona di campo, ci sono calciatori che hanno subito diversi infortuni in stagione, come Spinazzola. Anche in questo caso, però, l’impressione è che le alternative già presenti nella rosa dell’Italia già bastino per ogni tipo di emergenza. In difesa, oltre ad Emerson potrebbe giocare Bastoni più largo come qualche volta è già capitato sotto la gestione di Antonio Conte. Allo stesso modo, a centrocampo Mancini – quali che siano i tre che giocheranno – ha diverse opzioni di livello (esempio: se giocassero Barella, Verratti e Jorginho, ci sarebbero Pellegrini e Locatelli).
La differenza dunque l’avrà fatta una conoscenza pregressa, dal momento che Bernardeschi è da maggior tempo nel giro della Nazionale, trovando abbastanza spazio con Mancini. Tutti ragionamenti impossibili da contestare a priori, quando già la prima gara degli Europei potrebbe condizionare fortemente in un senso o nell’altro il cammino dell’Italia. Di certo, Politano ha dato al ct le risposte che voleva, quantomeno per metterlo in difficoltà: la doppietta a San Marino avrà sicuramente rafforzato la sua posizione nel ballottaggio, anche se alla fine è stato sfavorito.
L’esclusione dell’esterno del Napoli non è l’unica scelta ad aver fatto storcere il naso. Rinunciare a Pessina per far rientrare Sensi non ha trovato d’accordo la maggioranza. Il centrocampista dell’Inter è stato quasi impalpabile a causa dei tanti infortuni e quello dell’Atalanta invece ha vissuto probabilmente la sua miglior stagione. Non sarà abituato a giocare nel 4-3-3 ma ha tutte le qualità per poter trovare il proprio ruolo nella Nazionale, sicuramente almeno per il futuro. Per il presente, invece, non resta che augurarci che Roberto Mancini alla fine abbia ragione.